Tamara Pisnoli, ex di De Rossi: “Su di me bugie. Mai suggerita l’aggressione”

La lettera della Pisnoli inviata alla stampa. L'ex moglie di De Rossi: "Sono innocente. Sentenza severa"

Tamara Pisnoli passa al contrattacco. L’ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi, incassata la condanna a 7 anni e due mesi per rapina e tentata estorsione ai danni dell’imprenditore Antonello Ieffi, ex compagno di Manuela Arcuri, picchiato a casa sua e da cui pretendeva un bonifico di 150mila euro, spiega in una lettera, le ragioni per cui ritiene che tutto sarà chiarito in appello. “Sono innocente. Volevo solo rientrare da un investimento. Mai sollecitata l’aggressione”. (leggi qui)

La lettera della Pisnoli inviata alla stampa. L’ex moglie di De Rossi: “Sono innocente. Sentenza severa”

Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma mi ha considerato responsabile dei reati di rapina e tentata estorsione. Avrei ordinato la rapina di un orologio (materialmente preso da altre persone), dopo avere tentato, senza alcun successo, di farmi restituire dei soldi che avevo versato per un investimento, con interessi risarcitori illeciti. É una sentenza severa, resa da un Tribunaleche ho visto attento agli argomenti della mia difesa, ma che, secondo me, è profondamente sbagliata. Io, difatti, credo di essere innocente. E lo sosterrò con forza nel giudizio di appello. 

“Non sono colpevole. Lo dimostrerò”

Mi sento di dire queste cose perché, come sa, nessuno è colpevole prima di un giudizio definitivo e, peraltro, non è raro che una Corte di appello riformi una sentenza di condanna. Oggi la mia speranza mi pare confortata dalle mille e variegate dichiarazioni che la parte civile del mio processo, quella che riceverà un risarcimento al termine dello stesso, ha inteso fare su numerosi mezzi di informazione. Solo ed esclusivamente con riferimento alla mia persona e senza alcun minimo accenno agli altri protagonisti della vicenda

Mai dato ordini

Mi vengono difatti addebitati alcuni comportamenti (“fategli pulire il sangue, portatelo a fare il bonifico e poi ammazzatelo”; poi, “Lei dà l’ordine e quelli partono come mastini per picchiarmi»; ancora, «senza battere ciglio ha ordinato di ammazzarmi”), di grandissima rilevanza, eppure mai, mai mai, neppure accennati nei numerosissimi interrogatori fatti dalla parte civile. Interrogatori (che metto a Vostra disposizione) resi ai Carabinieri, ai Pubblici Ministeri, in aula davanti al Tribunale. Dove costantemente, la stessa parte civile, seppure incalzata dalle domande, ha radicalmente escluso che io abbia mai dato ordini o solo incoraggiato gli autori dell’aggressione. Da cui, sia chiaro, ho immediatamente preso le distanze

L’appello cruciale

Ecco, la consolazione a tale feroce e menzognera descrizione dei fatti, è che anche tale ulteriore dimostrazione di contraddittorietà, delle dichiarazioni rese nel corso del dibattimento – le interviste saranno allegate dal mio avvocato (Cesare Placanica, ndr) all’atto di appello – , sarà determinante a chiarire l’effettiva comprensione della vicenda. Considerando che anche il Pubblico Ministero, che ha chiesto ed ottenuto la mia condanna, nel corso della sua requisitoria rilevava come nel mio caso la valutazione in ordine alla «attendibilità della persona offesa e la sua testimonianza» fosse un elemento centrale del processo”.

La sera prima della sentenza Tamara Pisnoli ha trascorso la serata a casa di Ilary Blasi, l’ex moglie di Francesco Totti. Ilary è sua amica e come lei ex moglie di un calciatore della Roma. Con loro a cena Teo Mammuccari.

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