Omicidio di Danilo Pipitone, il sospetto killer arrestato in Francia

È stato rintracciato e arrestato in Francia Mohamed Abidi, il 33enne tunisino sospettato dell’omicidio di  Danilo Salvatore Lucente Pipitone, 43 anni, il caporalmaggiore dell’Esercito aggredito a pugni a Centocelle nella notte tra il 10 e l’11 febbraio e morto subito dopo. Lo straniero, sposato e da anni residente a Roma, si era dato alla fuga appena aver scoperto la gravità dell’aggressione.

Mohamed Abidi è accusato di omicidio preterintezionale e non volontario

Subito dopo l’individuazione del sospettato, già noto alle forze di polizia, i magistrati avevano richiesto il mandato di arresto europeo con l’accusa di omicidio preterintenzionale, che ha consentito l’arresto e la richiesta di consegna in Italia dell’indagato. (leggi qui)

Il tunisino ricercato è stato rintracciato dalla polizia con la collaborazione dello Scip, il servizio di cooperazione internazionale di polizia collegato al Dipartimento della pubblica sicurezza.

Mohamed Abidi è stato rintracciato nella zona di Le Perthus, un piccolo centro al confine con la Spagna.

Le indagini avevano puntato fin dai primi momenti su una possibile fuga del ricercato proprio in Francia visto che negli anni scorsi, dopo un periodo trascorso in carcere in Italia, il trentenne tunisino si era trasferito vicino Parigi dove aveva mantenuto dei contatti.

Non sono ancora chiare le motivazioni scatenanti del pestaggio, forse un aggressione a scopo di rapina o per futili motivi, che è costata la vita al militare 44enne originario di Erice in provincia di Trapani.

Fatale soprattutto un pugno in piena faccia, che gli avrebbe fatto battere violentemente la testa a terra, forse su un marciapiede procurando un grave trauma cranico.

La vittima abitava nella caserma della Cecchignola e aveva partecipato a missioni umanitarie all’estero. Da anni lavorava come infermiere al policlinico militare Celio

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