Ostia: nella giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, vi abbiamo raccontato di come la pineta lidense sia stata il set di alcune riprese della celebre serie Tv “Suburra” (leggi qui), cominciate già diverso tempo fa. Tutto autorizzato, con tanto di apposita determina dirigenziale, e il giorno seguente, pur non attribuendo alcuna responsabilità alla troupe cinematografica, alcuni utenti hanno trovato tracce d’olio e punti di combustione all’interno dell’area.
All’interno dell’area verde del X Municipio, utilizzata come set per riprese cinematografiche, sono state trovate lunghe chiazze d’olio e punti di combustione
Proprio uno dei membri dell’associazione Tutors della Riserva, Andrea Gasparini, a seguito delle dichiarazioni da lui rilasciate a canaledieci.it nella giornata di ieri (leggi qui), quest’oggi, martedì 21 febbraio, è andato personalmente sul posto per un sopralluogo alla pineta a riprese terminate, mentre i ciak continuano ad Ostia Ponente, all’interno del centro commerciale di via delle Ebridi, “Gli Aquiloni”.
Tempo addietro, in una altro nostro articolo di approfondimento, vi abbiamo raccontato di come della connessione, non certo gradita, tra Ostia, malavita e Suburra abbia parlato anche il prestigioso Times (leggi qui).
Certamente lo spettacolo che Gasparini ha documentato con tanto di video e foto è quello di un “day after” per nulla piacevole dal punto di vista della tutela ambientale: “A terra, come potete vedere – esordisce Gasparini – ci sono ancora ben visibili strisce d’olio lunghe 30 metri e tracce di sospetta combustione.
Andrea Gasparini rincara la dose, dicendo: “Non mi sembra utile permettere riprese di scene rischiose dal punto di vista ambientale, che possono causare pericoli o inquinamento all’interno della pineta”.
Inoltre, pur ribadendo che non possono essere attribuite in alcun modo alla troupe responsabilità dirette per questi ritrovamenti, Gasparini stesso ribadisce un concetto chiave: “La pineta è un ambiente naturale da proteggere e non va trattato come se fosse un set del cinema. Differentemente da quanto auspicato abbiamo ritrovato oggi segni inequivocabili della presenza di gimkane in pineta: pezzi d’auto, chiazze d’olio e soprattutto residui di combustione proprio nel bosco al limite della strada”.
“Tutto questo – evidenzia – non può che suscitare paura nella parte attiva della cittadinanza, anche in virtù dell’incendio scaturito proprio da un set cinematografico che in passato ha distrutto dieci ettari di area protetta”.
“Castelfusano – conclude – non è Cinecittà e se proprio c’è bisogno di fare riprese in esterna, almeno si faccia in modo che l’ambiente venga rispettato”.
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