Ciak si gira nella pineta. E gli ambientalisti insorgono

Polemiche degli ambientalisti: contestano la determina dirigenziale che ha permesso alcuni giorni di riprese all'interno della pineta

Ostia: già nei giorni scorsi la Cattleya aveva inziato alcune riprese in zona per le nuove puntate della celebre serie tv Suburra (leggi qui) e per 2 giorni, da oggi, 20 febbraio e fino a tutto il 21 febbraio, è la pineta di Castel Fusano a essere utilizzata come set naturale per la pellicola d’azione.

Polemiche degli ambientalisti: contestano la determina dirigenziale che ha permesso alcuni giorni di riprese all’interno della pineta

Ovviamente nel caso delle riprese in svolgimento all’interno del “polmone verde” di Ostia e del X Municipio, gli ambientalisti insorgono e contestano il fatto che sia stato concesso di fare questa due giorni di riprese in una zona che dovrebbe essere off limits.

In particolare abbiamo intervistato Marina Imola, ex presidentessa dell’associazione “Un pino per Castelfusano”, da sempre molto attenta alle tematiche “green”, oltre che cittadina  residente all’Infernetto: “Domani mattinaspiega la Imola –  andrò personalmente a dare una occhiata nel tratto di pineta interessato dai ciak, ma per il momento, per come stanno le cose c’è poco da fare, non si può fare molto, anche se facessimo un sit in di protesta essendo pochi giorni d’impegno della zona abbiamo le mani legate, di certo non mi fa piacere che la nostra pineta sia invasa dai cineasta”.

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“Ci auguriamo – spiega Marina Imola – che essendoci, come da determina dirigenziale, i caschi bianchi della polizia municipale a controllare, siano anche state prese tutte le precauzioni del caso. Certamente dipende anche da quale strumentazione hanno quelli della casa di produzione: utilizzare i grandi fari, gli ‘spot’ sarebbe da matti e surriscaldandosi potrebbero generare incendi, ma speriamo non succeda niente di tutto questo”.

Chi sono i Tutors della Riserva

Inoltre abbiamo ascoltato il parere in merito di Andrea Gasparini, membro dell’associazione Tutors della Riserva.

Anche lui accetta giocoforza la presenza delle troupe, ma non le manda a dire a chi ha permesso tutto questo: “Non siamo contenti che la pineta si trasformi in set cinematografico, e il nostro gruppo si occupa anche della vigilanza attiva a tutela dell’ambiente. Credo che scene “dinamiche” con ribaltamento auto – nonostante ci sia un’autobotte presente in caso di roghi, macchine parcheggiate nei viottoli ed una marea di camion e persone, non siano uno scenario piacevole per Castel Fusano”.

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“Pareaggiunge Gaspariniche gli operatori abbiano tutti i permessi come del resto la fiction della Rai sull’isola di Stromboli da cui divampò nel maggio scorso in grave incendio che brucio oltre dieci ettari di area protetta. Perché, mi chiedo, continuare a girare delle scene in aeree così delicate e fragili? Purtroppo sì ha la sensazione che la pineta continui ad essere terra di nessuno”.

“E soprattutto – sottolinea Andrea Gasparinise la pineta è chiusa al traffico veicolare tutto l’anno, c’è un evidente motivo di salvaguardia ambientale, di protezione della quiete e non capisco perchè in questo caso siano stati derogati tutti questi regolamenti e Gasparini la giudica una cosa inopportuna che dà un segnale opposto rispetto a quello della tutela di un’area naturale che non dovrebbe diventare un set per il cinema”.

Per concludere spiega: Mi auguro che la pineta resti un polmone verde godibile ancora da e che venga usato sì come set naturale ma con maggiore rispetto, riguardo e consapevolezza, hanno i permessi e dunque dice che si deve adeguare per forza”.

Nel frattempo, i “Tutors della Riserva” in questi anni continuano a perseguire le finalità che si sono preposti fin dal luglio 2017.

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Tra i loro intenti ci sono quelli di coinvolgere ed Interagire con cittadini, associazioni, cdq, Istituzioni, realizzare incontri incentrati sui luoghi più rappresentativi del Territorio, dei Suoi Habitat, della sua storia, della Sua Cultura con il coinvolgimento per rafforzare con la conoscenza la propria identità ed il senso di comunità tramite una maggiore consapevolezza di dove si vive e del nostro impatto su un ambiente fragile e delicato.

Tutto questo viene fatto tramite eventi, iniziative, percorsi eco-culturali, monitoraggi sullo stato di conservazione e manutenzione degli ecosistemi, finalizzato alla tutela e valorizzazione dei tesori presenti sul Litorale Romano e della Sua straordinaria varietà e ricchezza in termini di biodiversità, favorendo la consapevolezza ambientale.

Successivamente la troupe cinematografica si è trasferita, sempre nell’arco della stessa giornata, ad Ostia Ponente, per continuare le riprese – inziate verso le 22 – in una nuova location, il centro commerciale “Gli Aquiloni” di via delle Ebridi.

Tutte le foto in questo articolo: fonte pagina facebook “I tutors della Riserva”.

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