Vigili usati come piantoni delle centraline elettriche per evitare furti di corrente. E’ l’ultimo incarico imposto agli agenti di Polizia di Roma Capitale per tenere sotto controllo il campo rom di via Candoni.
I sindacati dei vigili: “Sempre meno agenti, sempre più compiti assurdi”
A renderlo noto il SulPl, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.
È iniziato da questa mattina, giovedì un imponente servizio da Parte della Polizia Locale di Roma Capitale, di “vigilanza interna” presso il campo nomadi di Via Luigi Candoni, che vedrá impiegate quotidianamente dieci autopattuglie per turno, con l’ordine imperativo di assicurare i “cambi sul posto”.
La decisione del Comando Generale, che consegue all’ordinanza dello scorso 6 febbraio, emessa dal Sindaco Roberto Gualtieri, ha lo scopo, tra le altre cose, di evitare gli incendi dei moduli abitativi nel Campo, spesso dovuti ad allacci abusivi finalizzati alla sottrazione di energia elettrica. (leggi qui)
I turni alle centraline
Sulle disposizioni operative emanate dal Comando, che prevedono con tanto di piantina, come le pattuglie devano posizionarsi in funzione preventiva presso le centraline ed i quadri elettrici presenti all’interno del campo, è intervenuto il segretario romano aggiunto del SulPl Marco Milani: “In una città che vede la cronica carenza organica di agenti aver superato le 3000 unità, sottrarre ulteriori preziose risorse a territorio e cittadini appare essere frutto dell’ennesima improvvisazione gestionale.
Come questo sindacato denuncia da tempo, la situazione all’interno dei campi è degenerata nell’ultimo biennio, anche grazie alla snaturalizzazione del Gruppo Speciale Sicurezza Pubblica Emergenziale da ordinamento preposto ai controlli”.
“Ulteriore riflessione andrebbe fatta infine sul ruolo e sui compiti d’istituto della Polizia Locale. A parere di questo Sindacato appare infatti inverosimile che gli agenti devano essere impiegati a piantonare H24 , centraline, impianti elettrici e pali della luce. con modalitá simili al picchetto presente all’altare della Patria. In attesa di un riordino della categoria, pure piú volte richiesto a gran voce dagli stessi caschi bianchi romani, ci si attenga perlomeno alle norme ed all’ ordinamento vigente. Ad un organico con sempre meno uomini, sembrerebbero corrispondere sempre piú compiti assurdi“, conclude Milani.
Solidale anche l’Ugl-Pl
“Apprendiamo, con stupore ed indignazione – denuncia Sergio Fabrizi Coordinatore della UGL-PL – che il Comando del Corpo continua a snaturare le funzioni della Polizia locale sottraendo risorse al già esiguo organico per nuove attività di presidio nei campi nomadi, ponendo anche ad ulteriori rischi il personale comandato“.
“Il compito tassativo è di non far avvicinare nessuno degli ospiti alle centraline elettriche per evitare allacci abusivi ed evitare l’accensione di fuochi. Ci poniamo il problema della sicurezza del personale che dovrà permanere solitariamente in luoghi dove già si sono perpetrati atti violenti contro gli agenti e senza misure di cambi per esigenze fisiologiche nell’arco delle 7 ore di turno. Ci chiediamo, come sindacato, quanto dovrà durare ancora il silenzio del Sindaco sul destino della Polizia cittadina mentre, per incapacità gestionali, diventa complicato ogni giorno svolgere i propri compiti istituzionali”, denuncia Fabrizi.
Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro col sindaco
Sul tema i sindacati confederati, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Roberto Gualtieri. “Il perdurare di tale situazione porterà inevitabilmente ad adottare tutte le misure sindacali idonee a tutela del personale del Corpo. Si rimane in attesa di urgentissimo riscontro“.
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