Ostia, omicidio a un passo dalla svolta: c’è un primo arresto

Fermato un 50enne romano con l'auto carica di armi: al vaglio il collegamento con l'omicidio di Fabrizio Vallo

Foto di archivio

Potrebbe essere a un passo dalla svolta la soluzione dell’omicidio di Fabrizio Vallo, il pregiudicato di 48 anni ucciso giovedì a Ostia (leggi qui) sul portone di casa. A poche ore dall’esecuzione i carabinieri hanno fermato un pregiudicato di origine siciliane, classe 1968, proprietario dell’auto parcheggiata a Fiumicino, in via Bignami, su cui si sono soffermate subito le indagini dopo l’efferata esecuzione. (leggi qui)

Fermato un 50enne romano con l’auto carica di armi: al vaglio il collegamento con l’omicidio di Fabrizio Vallo

Sulla vettura, una Nissan, i carabinieri hanno trovato delle bombe artigianali e sei pistole, di cui una con la matricola abrasa.

La procura ha ora disposto una perizia per accertare se sia stata una di quelle armi a far fuoco contro Vallo.

Per ora l’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi e fabbricazione di esplosivi, mentre sono in corso le verifiche sul fronte dell’omicidio.

L’esecuzione

L’esecuzione di Fabrizio Vallo, ex sorvegliato speciale, è avvenuta nella tarda serata di giovedì 3 febbraio nell’androne del palazzo dove viveva, al civico 29 di via del Sommergibile.

Il killer lo ha aspettato mentre la vittima rientrava a casa. Lo avrebbe chiamato per nome e quando questi si è voltato gli ha sparato contro almeno dieci colpi da distanza ravvicinata raggiungendolo al volto e all’addome. La morte istantanea.

Il raid omicida sarebbe stato messo a segno da almeno due persone, fuggite subito dopo il crimine. Sulla vicenda indaga il Nucleo operativo dei Carabinieri del Gruppo Ostia.

Subito dopo le indagini degli investigatori si sono concentrate sull’auto parcheggiata a Fiumicino. Qualcuno potrebbe aver indicato la targa? O per lo meno la tipologia della vettura? Fatto sta che i carabinieri per passarla a controllo hanno persino chiuso la strada certi di poter trovare dell’esplosivo. E così è stato. Sulla pistola c’erano sei pistole e soprattutto del materiale esplosivo, in parte già confezionato.

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