Roma, da sgomberare lo storico Casino Aurora: sfratto per la vedova Ludovisi

Un gioiello immobiliare ricco di opere d'arte d'assoluto pregio è stato messo in vendita da tempo e adesso il tribunale ne ha ordinato lo sgombero da cose e persone

Roma: un immenso palazzo di pregio a pochi passi dalla via della “Dolce Vita”, via Vittorio Veneto, ovvero il Casino dell’Aurora dei Boncompagni Ludovisi sarà liberato, sgomberato e messo in vendita. In via Lombardia da sempre, contiene numerosi capolavori di livello artistico assoluto, primo fra tutti l’unico dipinto murale realizzato da Caravaggio esistente al mondo.

Un gioiello immobiliare ricco di opere d’arte d’assoluto pregio è stato messo in vendita da tempo e adesso il tribunale ne ha ordinato lo sgombero da cose e persone

La sentenza dello scorso 10 gennaio da parte del Tribunale di Roma parla chiaro, ufficializzando l’ordinanza con l’obiettivo di renderlo libero da persone o cose allertando i carabinieri di via Barberini di agire senza nessuna paura per rendere effettivo il provvedimento, liberando lo storico complesso che prende il nome dal gigantesco affresco realizzato dal Guercino.

Al suo interno vive tuttora l’americana Rita Carpenter, vedova texana del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi, morto nel 2018, e che era il proprietario del lussuoso stabile insieme ai figli.

Una villa che giocoforza ha attratto l’attenzione mediatica del mondo, da quando si è sparsa la notizia della sua vendita decisa dal tribunale, date le proporzioni della base d’asta per accaparrarselo, con una stima inizialche partiva da 471 milioni di euro, che dopo vari ribassi ora si attesterebbe sui 145 milioni di euro, ma nessun Vip per ora pare interessato, poichè abitato e in stato di conservazione non certo ottimale.

L’ordinanza ha tenuto in considerazione la situazione di pericolo generata dalla mancanza di conservazione e manutenzione del bene, mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone ed il mantenimento dell’immenso valore storico del complesso.

Basti pensare infatti che solo qualche giorno fa era crollato un enorme lastrone in marmo che componeva il muro di contenimento della villa, sfiorando una carneficina, con il marmo che è volato da un’altezza di circa dieci metri in mezzo ad auto e persone che brulicano quella via del centro storico.

Oltretutto i potenziali (e facoltosi) eventuali acquirenti dovranno fare poi fronte ai numerosi vincoli della villa che non permettono massicce ristrutturazioni o cambi di destinazione d’uso.

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