Roma: ha assunto le dimensioni di una maxi retata l’esecuzione di arresto effettuata dalla Polizia di Stato del III Distretto di P.S. Fidene, in collaborazione con la Squadra Mobile romana nei confronti di 12 persone finite in manette al Tufello, perché gravemente indiziate a vario titolo dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I 12 arrestati con altri due per i quali è stato disposto ogni giorno l’obbligo di presentazione negli uffici di Polizia di Stato, sarebbero coinvolti in un giro di spaccio gestito principalmente da un romano di 62 anni e i suoi figli, che coordinavano una serie di fornitori fidelizzati che consegnavano gli stupefacenti anche a domicilio con un sistema tipo “pony express”.
Famiglia romana a capo di un fruttuoso giro di spaccio nella zona nord-est della Capitale: droga ceduta con consegna a domicilio e sistema della “retta” da un insospettabile collegato agli indagati
Ci sarebbero padre e due figli romani dietro all’attività ben strutturata di spaccio di stupefacenti che alle prime ore di oggi dopo lunghe indagini, ha portato all’arresto dei tre familiari e altri 11 complici che a vario titolo avrebbero messo in atto una serie continua di detenzioni e cessioni di stupefacente con base nella zona del Tufello.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e svolte con la collaborazione della Squadra Mobile romana e di altri Uffici di polizia, ha permesso di evidenziare un’intensa attività di spaccio condotta da più persone, che pur se non costituite in un’organizzazione criminale, si relazionavano tra loro, sotto il coordinamento di un 62enne romano e i suoi due figli, di 26 e 23 anni.
Con il sistema della cosiddetta “retta” la droga, e cioè hashish, marijuana e cocaina, veniva lasciata temporaneamente in consegna a soggetti insospettabili anche se direttamente collegati agli indagati.
Un sequestro di cocaina effettuato dai poliziotti del Distretto Fidene. aveva fatto emergere la figura del 62enne, e quella di un un 52enne romano, anch’egli già noto alle Forze di Polizia, che avrebbe svolto il ruolo di fornitore della cocaina.
Proprio seguendo quest’ultimo le indagini avrebbero portato all’individuazione di altri comprimari che usavano il 52enne come grossista, e rifornivano le varie piazze di spaccio con varie modalità tra cui il sistema “pony express” con consegne a domicilio.
Il GIP su richiesta della Procura ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 indagati. Per 11 è stata disposto l’arresto con restrizione in carcere, mentre uno è stato destinato agli arresti domiciliari e altri due dovranno presentarsi giornalmente in un Ufficio di Polizia di Stato.
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