Giovanni, l’angelo di Lido Centro: la città gli è riconoscente

Splendida iniziativa di un "angelo" che ha a cuore lo stato del ponte pedonale di Lido Centro e si è attivato in proprio, da solo, per regalare nuova luce alla zona

Giovanni all'opera. Fonte Pagina Facebook Gianluca Poscente

Ostia ha ufficialmente un nuovo angelo, Giovanni, un signore sulla cinquantina che da due mesi è al lavoro per riverniciare, ripulire e riconsegnare alla cittadina lidense il ponte in zona Lido Centro, con uno splendore tutto nuovo. Un’operazione svolta da solo, con i suoi mezzi e la sua sola forza di volontà, ma della quale adesso godranno i frutti in molti.

Splendida iniziativa di un “angelo” che ha a cuore lo stato del ponte pedonale di Lido Centro e si è attivato in proprio, da solo, per regalare nuova luce alla zona

Giovanni, un signore romeno che vive ospitato di volta in volta da alcuni amici nella zona di Campo Ascolano, ha sempre avuto Ostia nel cuore e, dopo aver vissuto a più riprese in Italia, è tornato recentemente nel nostro Paese stabilendosi a Roma.

Praticamente sempre presente, in pianta stabile al lavoro sul cavalcavia pedonale situato tra Largo Giovanni Roncagli e via dei Galeoni, ha realizzato questo intervento, animato da grande senso civico, riverniciando tutto il passamano e compiendo altre migliorie.

Amando Ostia, e, notando lo stato disastrato del manufatto, si è armato di pazienza e da novembre scorso, senza alcun aiuto neanche economico, ha comprato pennelli e vernice antiruggine e quel che serviva.

Intervistati da canaledieci.it, sia Gianluca Poscente – amministratore di condominio – che Leandra Gargiulo, del comitato cittadini di Lido Centro, ci tengono anzitutto a sottolineare che nessuno ha meriti, tranne Giovanni stesso, per questa grande azione di riqualificazione: “Siamo grati al nostro angelo venuto dalla Romania, Giovanni, – spiega Leandra – e non ci prendiamo nessun merito, tutto è partito dal suo desiderio di fare il bene di Ostia e speriamo che in qualche modo ne sia ricompensato, ha svolto in solitaria un lavoro enorme”.

Poscente si pone sulla stessa falsariga, dicendo: Giovanni è come quelle persone che invece di lamentarsi del buio si attivano per accendere una luce, una persona volenterosa, è qua anche alla Vigilia di Natale a lavorare come un matto, avendo solo come sostentamento le monete che i passanti ormai da mesi gli danno, messe su un piattino. Con questi spiccioli, uniti alle sue finanze, ha comprato l’occorrente”.

Tuttavia Poscente spera che questo gesto straordinario aiuti Giovanni a migliorare la propria vita, ricevendo il giusto riconoscimento: “Ci auguriamo che possa essere assunto presto da qualche ditta e trovare un lavoro vero, perchè è uno che ne capisce, ha scelto lui la vernice appropriata e il resto del materiale, sa lavorare duro e non si fa problemi di sabati, domeniche e festivi”.

“Adesso grazie a lui – sottolinea Poscentedopo 40 anni di degrado il ponte sta tornando come nuovo. Mancano solo tre elementi da dipingere e poi il suo regalo alla città sarà completato”.

Poscente evidenzia come il signore venuto dalla Romania si sia caricato sulle spalle responsabilità non sue:”Si è sostituito alle istituzioni e ha messo il ponte in cima alle sue priorità: vuole riammodernarlo totalmente e accetterà qualsiasi offerta di lavoro solo dopo aver finito di sistemare tutto”.

“Personalmente – conclude – posso solo dire ‘Buon Natale’ a lui e a chi esprime amore e passione in quello che fa”.

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Fonte Pagina Facebook Gianluca Poscente

Si è trattato di un vero calvario quello vissuto dalla struttura, chiusa dal mese di febbraio (leggi qui) perchè alcuni lampioni erano pericolanti.

In quel caso erano crollati degli intonaci e c’era stato l’accertamento di ben sei lampioni malandati sul cavalcavia pedonale in questione, con i caschi bianchi che avevano provveduto alla sua chiusura impedendo l’accesso da entrambi i lati.

Il mese dopo, poi, a marzo, cittadini ormai spazientiti avevano “riaperto” in modo autonomo questo stesso ponte nevralgico, spostando di peso le transenne (leggi qui).

Da quarant’anni in stato di degrado, vilipeso e deturpato, con detriti, scritte, sporcizia e fogliame, adesso grazie agli sforzi del tutto autonomi di questo signore, tornerà a nuova vita, per essere utilizzato dalla cittadinanza.

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