Roma, strage all’assemblea di condominio. Feriti e tre morti: i nomi delle vittime

Strage durante una riunione di condominio: tre morti e quattro feriti. I dettagli dell'accaduto ed i nomi delle vittime. Cosa è successo

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Strage a Roma per una sparatoria in un bar in via Monte Giberto nel quartiere Colle Salario durante una riunione di condominio. Ci sono tre morti e quattro feriti, alcuni di questi anche molto gravi. Da una prima ricostruzione sembra che un uomo, nel corso della riunione, abbia tirato fuori l’arma e abbia sparato. Immediate le segnalazioni giunte al 112 che ha allertato le forze dell’ordine. Sul posto i carabinieri di Montesacro che hanno fermato un uomo di 57 anni. Il suo nome è Claudio Campiti, originario di Ladispoli: soffrirebbe di problemi psichici. Le tre vittime decedute sono tutte donne. Nel 1996 ci fu un precedente simile ad Ostia (leggi qui).

Strage durante una riunione di condominio: tre morti e quattro feriti. I dettagli dell’accaduto ed i nomi delle vittime. Cosa è successo

La prima chiamata alla sala operativa del Nue 112 è arrivata qualche minuto dopo le 9.30 del mattino. Sono seguite poi altre numerose chiamate. Ma già in seguito alla prima richiesta di intervento sono stati attivati il 118 e i Carabinieri. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, sono arrivate 4 ambulanze e un’auto medica. Il fatto è avvenuto nel locale di un bar dove era in corso una riunione di condominio. Sembrerebbe che ad un certo punto l’arma si sia inceppata. Secondo quanto si apprende il 57enne stava partecipando alla riunione di condominio del complesso Valleverde. Lui era tra i morosi e ha estratto una pistola cominciando a sparare (leggi qui).

Campiti era armato fino ai denti: è stato trovato in possesso complessivamente di ben 170 proiettili e anche di un secondo caricatore, oltre ad altri “colpi” stipati in una busta. In base a quanto si apprende durante il suo blitz ha esploso circa sette-otto pallottole, altre sette erano nel caricatore dell’arma e altre 155 gli sono state trovate addosso.

Più passano le ore, più si scoprono particolari che fanno capire come quello del 57enne fosse un piano articolato: all’interno del decreto di fermo ai suoi danni, la Procura di Roma contesta anche il pericolo di fuga, in quanto l’indagato aveva con sè altri vestiti, il passaporto e 6mila euro in contanti. Probabilmente era tutto il necessario per darsi alla macchia.

Queste le donne uccise: Nicoletta Golisano, 50 anni, Sabina Sperandio (segretaria della presidente del consorzio), 71, ed Elisabetta Silenzi (consigliera del consorzio), 55.

Nicoletta Golisano è la più giovane delle tre vittime: era commercialista dal 2002, molto esperta in revisione dei conti, proprio lo stesso incarico che svolgeva per il condominio facente parte del Consorzio.

Una delle ferite più gravi è invece Bruna Marelli, ottantenne presidentessa del consorzio, che è ricoverata in codice rosso a Roma, presso il policlinico Umberto I, per via di una profonda ferita al petto.

I feriti sono stati trasportati in codice rosso all’Umberto I, al Gemelli, al Sant’Andrea perché raggiunti da proiettili, una quarta persona è stata accompagnata al Pertini per un malore. I carabinieri hanno recintato la zona.

Diverse ambulanze hanno trasportato i  feriti nei vari ospedali. Presente anche la scientifica per i rilievi.

Nelle ore susseguenti alla mattanza, il Poligono di Tor di Quinto, da dove sarebbe stata prelevata l’arma per compiere la carneficina, è stato immediatamente posto sotto sequestro (leggi qui).

Atac in mattinata ha annunciato con una nota ufficiale che proprio per l’intervento delle forze dell’ordine vengono modificati i percorsi delle linee bus 93-334-341.

Le linee 93 e 334 non transitano in via Monte Giberto mentre la linea 341 limita la corsa in via Monte Grimano e non raggiunge la stazione Fidene FL1.

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