Strage al condominio, quando successe ad Ostia

Strage al condominio, quando successe a Ostia: nel 1996 Pietro Mariani uccise l'amministratore ed un'inquilina.

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L'ingresso del condominio di via dei Panfili, 62 a Ostia

La notizia del giorno è la strage durante un’assemblea di condominio a Fidene (leggi qui). Un evento in cui sono morte tre persone. Purtroppo esiste un precedente che ricorda la tragedia di questa mattina ed è datato 13 luglio 1996. Siamo ad Ostia, via dei Panfili, 62. Pietro Mariani, ex maresciallo dell’ esercito, sessantacinque anni, impugna la sua “7,65” e uccide Carlo Sivici, l’amministratore del palazzo, e Silvana Settimi, un’inquilina. Quando arriva la polizia Mariani spara ancora, questa volta contro gli agenti. Mario Pitò, un poliziotto, viene ferito; l’ex maresciallo, invece, muore nel conflitto a fuoco.

Strage al condominio, quando successe a Ostia: Pietro Mariani uccise l’amministratore ed un’inquilina. L’uomo non stava pagando le rate. Poi morì nel conflitto a fuoco con la Polizia

Siamo nel 1996: Pietro Mariani ha qualche guaio condominiale con l’amministratore dell’ edificio: beghe per un terrazzo, ma soprattutto rate non pagate. Il 13 luglio di quell’anno, scende la scala B e incontra Carlo Sivici. Scoppia l’ennesima discussione e Mariani è il protagonista della tragedia: tre proiettili uno dopo l’altro, all’altezza della schiena, nel torace, nella testa. Sivici morirà in ospedale. Il pensionato in preda alla follia torna verso il suo appartamento.

A metà strada trova Silvana Settimi: la donna sente il rumore dei colpi, si affaccia e viene assassinata anche lei. Mariani la lascia a terra e si barrica in casa. Si chiude dentro con due mandate di chiave. Nicolò D’Angelo, vicequestore a Ostia, arriva con una squadra di agenti, che sono costretti a sfondare la porta. Scatta il conflitto a fuoco, Mario Pitò, ventisette anni all’epoca, ferito ad una spalla se la cava con quaranta giorni di prognosi. Pietro Mariani cade sul pavimento del pianerottolo e muore.

All’epoca il caso destò molto scalpore ed orrore per come maturarono i fatti. A seguito della strage di oggi, a Fidene, abbiamo sentito il parere dell’amministratore Gianluca Poscente, che ci ha confermato l’alta tensione che si vive spesso nei palazzi (leggi qui).

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