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La mamma di Alessia Sbal: “Chi ha visto mia figlia travolta dal tir, parli”

Accorato appello sui social di mamma Tina: “Alessia è stata schiacciata senza pietà e il guidatore è scappato”. Convalidato l’arresto dell’autista investitore

Pochi attimi nel buio di domenica sera, tra le auto che sfrecciavano e Alessia Sbal, una solare donna di 42 anni, di Ciampino, sulla corsia d’emergenza veniva travolta e uccisa da un tir. I familiari hanno il sospetto che l’investimento mortale sia stato deliberato, un gesto volontario. E per questo motivo cercano testimoni.

Accorato appello sui social di mamma Tina: “Alessia è stata schiacciata senza pietà e il guidatore è scappato”. Convalidato l’arresto dell’autista investitore

E’ accorato l’appello di Tina Angiolini, la mamma di Alessia. “Mia figlia Alessia Sbal è stata investita dopo essere stata speronata da un tir e scendendo dalla sua macchina per mettersi al sicuro e stata schiacciata senza pietà – scrive sui social – Il guidatore è scappato senza curarsi di lei (leggi qui). L’accaduto è successo domenica (4 dicembre n.d.r.) tra le 20.34 e le 20.50. Aveva allertato il 112 ma non è servito a salvarla. Aveva una Fiat Panda grigia e cerchiamo testimoni. Prego chiunque passasse nel tratto carreggiata interna km 22,600 Aurelia Boccea e avesse visto o notato un tir e una Fiat grigia ferma nella piazzola d’emergenza mi contatti”. Il numero di telefono da raggiungere è 347.7244041.

In una nota audio mamma Tina è ancora più risoluta: c’è chi avrebbe visto il conducente del Tir fermarci ma non scendere dal mezzo, come aveva fatto Alessia, e, anzi, travolgerla sulla corsia d’emergenza. Ovviamente è un’affermazione tutta da dimostrare, che sarebbe corroborata anche dal racconto e dalla telefonata registrata da un’amica della vittima (leggi qui) nella quale Alessia dice di essere stata speronata da un camion. Versione riferita anche all’operatore del 112, numero unico delle emergenze contattato per tre volte prima della morte.

Arresto convalidato

È stato convalidato l’arresto di Flavio Focassati, il camionista di 47 anni, fermato poco dopo il fatto mentre si allontanava sul suo mezzo pesante (leggi qui). Nei confronti dell’uomo, che risulta incensurato al casello giudiziario, la procura capitolina contesta il reato di omicidio stradale. Il gip, al termine dell’udienza di convalida, ha confermato la misura cautelare domiciliare per l’uomo.

Va ricordato, ovviamente, che la posizione dell’uomo è quella di indagato e che le prove della sua eventuale colpevolezza si formeranno solo durante il processo. Fino alla sentenza passata in giudicato il camionista è da considerarsi innocente.