Marco Doria, ex delegato All’ambiente e Rifiuti del VI Municipio di Roma, ha denunciato un nuovo ordigno fattogli recapitare. L’ordigno, come riferisce lo stesso Doria, è stato rinvenuto e disinnescato ieri, 23 novembre, dagli artificieri della Polizia di Stato. Era stato lasciato sulla recinzione del muro di cinta dell’abitazione dell’ex delegato, in zona Cassia.
L’ordigno sarebbe stato piazzato nel perimetro esterno dell’abitazione: indaga la Digos
Solo due settimane fa un altro ordigno era stato fatto esplodere all’interno del giardino (leggi qui). L’ennesima denuncia di Doria.
Ieri nell’abitazione è intervenuto personale della Polizia scientifica, artificieri e volanti dei Commissariati Flaminio Nuovo e Primavalle, allertati dagli agenti della scorta di Marco Doria nell’ispezione quotidiana del perimetro esterno dell’abitazione. Le indagini sono affidate alla Digos.
Un’altra denuncia di minaccia risale a fine agosto, quando nel VI municipio venne recapitato un proiettile.
A meno di 24 ore dal ricevimento di quel proiettile da caccia Marco Doria, l’allora delegato ai rifiuti di viale Cambellotti, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente del VI Municipio, Nicola Franco (leggi qui). Chiusa l’esperienza politica, ha riferito, in cui ha cercato di risanare l’ambiente del difficile quadrante di Tor Bella Monaca.
Le intimidazioni
Doria, già presidente dell’associazione in difesa di ville e parchi storici di Roma, aveva svolto in passato anche un altro incarico affidatogli dall’ex sindaca Virginia Raggi: era stato nominato presidente del Tavolo per la riqualificazione dei Parchi e delle Ville Storiche ed anche allora aveva denunciato una serie di intimidazioni, minacce e persino un tentativo di avvelenamento.
L’ultimo avvertimento denunciato in quel periodo nel giugno 2021 quando venne ritrovato un ordigno sospetto sulla sua auto, una Smart parcheggiata in zona Prati.
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Roma, proiettile in una busta: nuovo avvertimento al VI Municipio
