Roma, vendeva a Porta Portese carapaci di tartarughe: 56enne multato e denunciato

Diversi carapaci di tartarughe di grandi dimensioni sono stati scoperti dai caschi bianchi, esposti in bella mostra presso il mercato domenicale di Porta Portese

Roma: nell’ambito dei controlli all’interno del mercato domenicale di Porta Portese, nella giornata di ieri, 21 novembre, alcune pattuglie del XII Gruppo Monteverde della Polizia di Roma Capitale sono intervenute per sequestrare cinque carapaci di tartarughe di grandi dimensioni, messi in vendita abusivamente su dei teli improvvisati in terra.

Diversi carapaci di tartarughe di grandi dimensioni sono stati scoperti dai caschi bianchi, esposti in bella mostra presso il mercato domenicale di Porta Portese

Un cittadino di 56 anni è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, per la vendita di gusci di esemplari appartenenti a specie protette, ed è stato sanzionato per 5mila euro per vendita non autorizzata.

Attualmente i carapaci sono custoditi presso la sede del Gruppo territoriale, in attesa delle perizie tecniche da parte degli esperti, che stabiliranno le caratteristiche dei resti delle testuggini.

La polizia municipale è da sempre impegnata nella cura del territorio e nella protezione degli animali, come accaduto recentemente a Pomezia (leggi qui), dove sono stati intensificati nel territorio di Pomezia i controlli a seguito dell’avvistamento di cinghiali.

Il tutto è avvenuto in seguito alle segnalazioni di cinghiali vaganti sul territorio, con il comune pometino che ha fatto sapere in una nota che allo scopo di garantire la sicurezza dei cittadini “Si è provveduto ad intensificare la presenza della Polizia Locale nei luoghi degli avvistamenti degli animali e la ditta appaltatrice della raccolta rifiuti è stata sensibilizzata ulteriormente nel prestare la massima attenzione alla qualità del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti organici che avviene regolarmente con cadenza bisettimanale”.

In un altro episodio dei giorni scorsi, avvenuto a Santa Marinella (leggi qui) vi abbiamo raccontato dei maltrattamenti subiti da alcuni animali, segnatamente cinghiali, presso il locale Vegan Animal Sanctuary.

I fatti sono avvenuto presso il Vegan Animal Sanctuary Santo Spirito in Località Castellina del Marangone a Santa Marinella, dove spari sono arrivati nei pressi della rete e all’interno dell’azienda agricola dove sono ospitati decine di animali di grossa e piccola taglia, provocando la morte di un piccolo di cinghiale che transitava in zona con divieto di caccia.

Per l’azienda agricola sono stati mesi di vessazioni da parte di ignoti armati di fucili a pallettoni, un pericolo che una mattina è terminato con l’uccisione di un piccolo esemplare ma che poteva trasformarsi in tragedia anche per uomini e volontari che operano presso il Vegan Animal Sanctuary.

Nel dettaglio, in quella occasione, la paura aveva preso il sopravvento nella nuova sede del Vegan Animal Sanctuary, che dopo aver subito l’ennesimo attacco di un gruppo di bracconieri armati e pericolosi, incuranti di qualsiasi forma di divieto, sia di caccia che di proprietà, quella mattina avevano ucciso un animale protetto da questa azienda agricola, sparando anche in prossimità delle persone che stavano cercando di fermarli.

Dopo l’assalto i volontari hanno denunciato quanto avvenuto, sottolineando anche alla nostra redazione con ancora la paura nella voce, come questi gesti folli non calpestino solo agli animali ma anche agli uomini bambini compresi che freequentano quella località e che sono stati a rischio di essere feriti da uno dei colpi sparati con fucili a pallettoni da almeno tre soggetti, vigliaccamente nascosti nella vegetazione.

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