Una mattinata di paura quella di ieri alla Vegan Animal Sanctuary Santo Spirito in Località Castellina del Marangone a Santa Marinella, dove spari sono arrivati nei pressi della rete e all’interno dell’azienda agricola dove sono ospitati decine di animali di grossa e piccola taglia, provocando la morte di un piccolo di cinghiale che transitava in zona con divieto di caccia.
Per l’azienda agricola sono stati mesi di vessazioni da parte di ignoti armati di fucili a pallettoni, un pericolo che ieri mattina è finito con l’uccisione di un piccolo esemplare ma che poteva trasformarsi in tragedia anche per uomini e volontari che operano presso il Vegan Animal Sanctuary
Battuta di caccia abusiva nell’area dell’Animal Sanctuary. Gli operai: “Siamo vivi per miracolo. Quei bracconieri hanno sparato in un luogo frequentato da centinaia di turisti”
La paura sta prendendo il sopravvento nella nuova sede del Vegan Animal Sanctuary di Santa Marinella, che dopo aver subito l’ennesimo attacco di un gruppo di bracconieri armati e pericolosi, incuranti di qualsiasi forma di divieto, sia di caccia che di proprietà, ieri hanno ucciso un animale protetto da questa azienda agricola, sparando anche in prossimità delle persone che stavano cercando di fermarli.
Dopo l’assalto è il caso di dire di ieri, i volontari hanno denunciato quanto avvenuto, sottolineando anche alla nostra redazione con ancora la paura nella voce, come questi gesti folli non ledano solo agli animali ma anche agli uomini bambini compresi che freequentano quella località e che sono stati a rischio di essere feriti da uno dei colpi sparati con fucili a pallettoni da almeno tre soggetti, vigliaccamente nascosti nella vegetazione.
“L’operaio che lavorava si è accordo ad un tratto della rete che qualcuno aveva aperto forse proprio allo scopo di far uscire gli animali o peggio di entrare nella proprietà – ha spiegato un operante -. I cavalli con lo spazio aperto e i colpi di fucile si sono spaventati e sono scappati fuori, quindi l’unica cosa che ci siamo sentiti di fare subito è stato cercare di recuperarli, chiedendo a questa gente che non si faceva nemmeno vedere, di smettere di sparare. Invece siamo rimasti increduli vedendo che addirittura i colpi venivano sparati verso di noi che cercavamo di calmare gli animali per riportarli dentro: Una follia” – ha concluso l’uomo.
Nonostante li avessero avvisati che stavamo recuperando dei cavalli dispersi nei boschi per i loro spari e uno fosse ferito, e malgrado li avessero chiamati più volte per interrompere quella follia, sapendo che eravamo lì nonostante la caccia al cinghiale non fosse aperta ieri, non solo non si sono fermati ma gli hanno sparato addosso a pochi metri dal piccolo esemplare poi ucciso: “Sono stati sparati decine di colpi, siamo ancora vivi per puro miracolo – ha proseguito – Quella cinghialetta era di piccolissima taglia e stava giocando con i cavalli si avvicinava sempre a loro sperando che la proteggessero dagli attachi dei lupi aveva dei cuccioli piccolissimi. La battuta di caccia era assolutamente abusiva, vero bracconaggio in una strada boschiva frequentata da centinaia di turisiti ciclisti ed escursionisti ogni giorno anche bambini”
Nel racconto assurdo di questa aggressione, che gli operanti del Vegan Animal Sanctuary hanno cercato di riprendere a scopo denuncia con i telefonini, sono emerse anche minacce e il tentato furto dei cellulari da parte degli ignoti bracconieri, che fortunatamente non è andato a buon fine e che servirà alle forze dell’Ordine a risalire ai responsabili.
Intanto pallottole del fucile sono state trovate all’interno della proprietà: “Non è la prima volta, ed è un chiaro segnale che sparano nella direzione dell’Animal Sanctuary, dove spesso ci sono famiglie e bambini“ – ha denunciato il cittadino.
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