Ostia, chiude dopo 70 anni l’edicola del parco: “Colpa del caro-bollette”

La signora Franca, la titolare, che con la sua edicola ha servito generazioni di clienti, spiega di essere stata massacrata dalle ultime salatissime bollette della luce

Un immagine di clienti all'interno dell'edicola della signora Franca, in via Pietro Rosa. Oggi, 29 ottobre, ultimo giorno di attività

Ostia: una storica edicola, quella gestita dalla signora Franca in via Pietro Rosa 12, vicino al parco, quest’oggi, sabato 29 ottobre, vivrà il suo ultimo giorno di attività. Dopo, chiuderà i battenti al termine di 37 anni di onorato servizio, 70 in totale, visto che prima di lei c’era sempre un’altra edicola nello stesso posto.

La signora Franca, la titolare, che con la sua edicola ha servito generazioni di clienti, spiega di essere stata massacrata dalle ultime salatissime bollette della luce

Numerosi clienti, appresa da lei stessa la notizia, si sono precipitati a chiedere spiegazioni, non è un giorno qualunque, per tutte le persone che d’abitudine ogni mattina si fermano a fare colazione al bar Scala Paradiso e subito dopo si recano da lei per acquistare il proprio quotidiano o rivista preferita.

Ancora all’antica, con tutti i principali quotidiani esposti all’esterno, non ha retto il colpo del caro-bollette, questa è la causa.

Sentita da canaledieci.it, la signora Franca, con il suo inconfondibile taglio di capelli a caschetto scuri, ha quasi le lacrime agli occhi, quando ci spiega: “Io mi sarei accontentata, come dire, di ‘andare pari’ con le spese, ma non è stato possibile e quindi cesserò la mia attività iniziata nel lontano 1985, quando ho proseguito la vendita di giornali che era stata portata avanti anche da chi era qua, in questo stesso locale prima di me”.

“Purtroppo – spiega la signora con un filo di voce rotta, quasi tremante – anche se mi dispiace molto, perché questo lavoro è stato parte integrante della mia vita per 37 lunghi anni, non ce la faccio più a proseguire, la vendita dei giornali non riesce minimamente a coprire le spese per la corrente elettrica, negli ultimi mesi le bollette sono state via via sempre più alte, e ho notato un preoccupante calo dell’acquisto del cartaceo, nessuno compra più il giornale, forse perché è tra le prime cose su cui si cerca di risparmiare in questi tempi duri. Capisco le famiglie, me ne faccio una ragione, adesso, chiusa la serranda, starò ancora qualche giorno qui per fare la resa dei quotidiani e poi basta, finirà così”.

A precisa domanda su cosa farà adesso, Franca spiega:Non lo so bene nemmeno io, è stata una decisione necessaria e improvvisa, non so che ne sarà di questo chiosco dopo di me, perché 70 anni fa come le dicevo, tutto venne avviato da un altro edicolante, e poi sono subentrata io, c’è sempre stata solo e soltanto un’edicola qui. Posso andare in  pensione, ma non mi conviene, al massimo riceverò poche centinaia di euro, per fortuna ho i figli grandi che lavorano tutti, vediamo cosa succederà nell’immediato futuro”.

Si tratta di un duro colpo per il quadrante di Ostia Levante attiguo al vicino parco, unico vero polmone verde della zona, anche perché di rivendite di quotidiani, tolta quella della signora Franca, adesso i clienti dovranno spostarsi o a quella in Piazza Anco Marzio, all’isola pedonale, o  attraversare il cavalcavia e andare a quella di Viale Capitan Casella, o ancora più lontano.

Una assenza forzata e a suo modo storica, perché Franca è davvero conosciutissima, tutti coloro che abitano nei paraggi, tra via Rodolfo Grimaldi Casta, Viale della Pineta, Corso Regina Maria Pia e vie limitrofe, hanno comprato almeno una volta negli ultimi trent’anno almeno una volta il giornale da lei.

Più di una volta, in diversi periodi dell’anno, che fosse estate, autunno  o inverno, tante persone si fermavano a fare due chiacchiere con lei, sempre rispettosa e solare, e commentavano insieme le ultime notizie, era un vero polo d’aggregazione che col tempo, complice l’avvento di internet, il covid e il colpo di grazia dato dal caro-bollette, da domani, domenica 30 ottobre, non ci sarà più.

Un altro pezzo di Ostia storica che mancherà, ne siamo certi, e non poco, avendo servito generazioni di affezionati avventori.

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