Ostia, sorpresi a forzare un’auto parcheggiata, avevano messo a segno furti in serie: arrestati

Emergono i particolari dell'arresto di due "topi d'appartamento" sorpresi ad armeggiare nei pressi di una macchina di grossa cilindrata

Ostia: si scoprono i particolari dell’arresto dei topi di appartamento, autori di furti in serie, che sono stati sorpresi lo scorso fine settimana, sabato 22 ottobre, in via delle Gondole mentre forzavano una macchina di grossa cilindrata. Per questo ed altri episodi che hanno coinvolto di recente la polizia locale, è arrivato anche il duro commento da parte del sindacato di categoria, il Sulpl (leggi qui).

Emergono i particolari dell’arresto di due “topi d’appartamento” sorpresi ad armeggiare nei pressi di una macchina di grossa cilindrata

Nel dettaglio, gli agenti del X Gruppo Mare di Roma Capitale erano impegnati in un’attività di controllo del territorio, quando questo sabato, mentre procedevano a sanzionare alcune auto in divieto di sosta in Via delle Gondole, hanno notato l’atteggiamento sospetto di due persone, che si aggiravano intorno ad una Mercedes, con l’intento di forzarla.

L’auto era già stata multata in precedenza per sosta vietata in prossimità di un incrocio.

Insospettiti, gli agenti si sono avvicinati alla coppia e, dopo averli identificati, hanno avviato gli accertamenti necessari per verificare la regolarità della loro posizione sul territorio, in quanto stranieri.

Durante i controlli, alcuni passanti hanno segnalato agli agenti di aver riconosciuto nei due uomini arrestati, di 32 e 34 anni, gli  autori di alcuni furti nelle loro abitazioni.

I due ladri, infatti, erano stati immortalati dagli impianti di videosorveglianza mentre si aggiravano nei pressi dell’auto.

Visionate le immagini dei video delle telecamere, le forze dell’ordine hanno potuto accertare la corrispondenza del duo come responsabili anche di vari furti in appartamento.

Per entrambi, risultati irregolari sul territorio nazionale e con diversi precedenti penali a loro carico, è scattato l’arresto e sono stati portati nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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