Pomeriggio davvero da incubo, a tinte fosche e con il rischio che qualcuno si facesse male, malissimo, quello vissuto ieri, 19 settembre, in via Napoli, a Lariano, comune alle porte di Roma. I carabinieri che hanno provveduto ad entrare in casa dopo una mediazione durata circa otto ore, con un malato psichiatrico che aveva aggredito la madre e poi, uscita la genitrice, si era barricato in casa con un coltello.
Un pomeriggio da incubo ha animato la giornata di lunedì, nel comune alle porte di Roma con un uomo psicolabile che ha generato il panico in città
L’uomo, la cui identità non è stata rivelata in quanto soggetto in cura presso il locale centro di igiene mentale, aveva smesso, secondo le prime ricostruzioni, senza autorizzazione dei medici, di assumere gli psicofarmaci che gli erano prescritti, e da lì, ieri, intorno alle 18, ha preso ad aggredire con violenza a strattoni, calci e pugni la madre, che è riuscita per miracolo a sfuggire alla furia del figlio e a scappare dalla loro abitazione, chiamando i carabinieri.
Accorsi sul posto in massa, con tanto di mediatore, i militari hanno avuto il difficile compito di calmare l’uomo e di impedire che questi si ferisse o si uccidesse con un lungo coltello da cucina che minacciava di usare contro di lui, se le forze dell’ordine non avessero liberato la zona.
A quel punto, pian piano, hanno convinto l’uomo a deporre, dopo ore, l’arma, e sono entrati in casa a notte fonda, quando erano da poco passate le 3, e lo hanno immobilizzato dopo una breve colluttazione, ricorrendo all’utilizzo del taser.
Adesso le condizioni dell’aggressore sono da valutare e per capire come mettere al riparo la madre da altre aggressioni del genere, si valuterà dove e se spostare l’individuo in un luogo più sicuro, in accordo con il Centro di Igiene Mentale.
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