Sciopero dei trasporti pubblici con brutta sorpresa: duecento pendolari, nella mattinata di oggi, venerdì 16 settembre, sono rimasti intrappolati all’interno della stazione della metro Cornelia. Non è bastato ai viaggiatori usare l’accortezza di anticipare l’orario dell’ingresso in metropolitana per non incappare nello sciopero (previsto dalle 8.30 alle 16.30) e restare bloccati.
In previsione dello sciopero alle 8.30 in punto chiusi i cancelli della stazione Cornelia: in tanti rimangono intrappolati all’interno
Una volta usciti dai vagoni i viaggiatori, per lo più studenti e lavoratori, si sono ritrovati i cancelli della metropolitana chiusi. E quindi in trappola.
“Ci siamo trovati in gabbia”, ha lamentato più di qualcuno. Non sono mancati gli strascichi social. “Ma la gente che non può uscire dalla metro?”, ha scritto Fabrizio Bonifaci. “Qualcuno avrà pur chiuso manualmente queste stazioni, non credo sia come il tempio di Indiana Jones che, una volta attivato il meccanismo, si chiude tutto a prescindere da chi c’è dentro e chi c’è fuori. Questa cosa è vergognosa”.
La risposta di Atac: “E’ intervenuto sul posto personale di Security per l’apertura dei cancelli. Ci scusiamo”.
Lo sciopero che ha lasciato la città è semi-paralizzata ha carattere nazionale ed è stato indetto dai sindacati per le “violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale” (leggi qui). Ad incrociare le braccia i lavoratori di Cotral, Atac e Tpl.
L’assessore comunale alla Mobilità Eugenio Patané, in merito all’accaduto, ha dichiarato: “Purtroppo, nel momento in cui hanno deciso di chiudere la stazione, non hanno avvertito la sala operativa. Quindi, io credo che questo sarà oggetto di un procedimento disciplinare da parte di Atac”.
Botte alla macchinista
Intanto viaggiatori e pendolari si mostrano sempre più tesi e insoddisfatti. Qualche giorno fa – precisamente il 9 settembre – una macchinista della Roma Viterbo è stata aggredita a piazzale Flaminio da un viaggiatore.
A denunciarlo Luciano Colacchi, segretario Faisa Cisal Roma Lazio. “Se non ci fosse stato il capotreno sarebbe finita decisamente peggio. La macchinista, colpevole solo di condurre il treno in manovra, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale”.
Ma il Cotral – in polemica con i lavoratori che hanno contestato nuove turnazioni facendo saltare le corse – ha subito smorzato i toni: “Non è stata proprio una aggressione”.
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Roma, macchinista aggredita dai pendolari. Il Cotral ridimensiona: “Non è vero”