Roma, furto al “Salvamamme”: rubati pure gli aiuti per le donne vittime di violenza (VIDEO)

I ladri si sono introdotti al Salvamamme e hanno rubato anche i giocattoli dei bebè. L'appello dell'associazione

Furto nei locali di Salvamamme, l’associazione da anni vicina alle mamme in difficoltà e ai loro bimbi con base in via Antonio Pacinotti, al Portuense. Qualcuno si è introdotto nei locali e ha rubato computer e smartphone insieme ad altro materiale destinato ai bambini.

I ladri si sono introdotti al Salvamamme e hanno rubato anche i giocattoli dei bebè. L’appello dell’associazione

Tra le stanze mirino dei ladri anche quella chiamata della “Valigia di salvataggio” per le donne vittime di violenza. Sottratti anche i fondi raccolti per una carrozzina a motore per un giovane mutilato ucraino.

Un’azione vergognosa compiuta contro i più fragili e disperati“, ha denunciato la presidente Maria Grazia Passeri. Che a caldo aveva denunciato: “Devo essere stata pessima nelle eventuali vite precedenti, pure il furto con scasso. I telefonini rubati, i pc scassati e rubati. I soldi della raccolta per la carrozzella a motore per il papà mutilato che vuole accudire il suo bimbo spariti. Arrivati venerdì pomeriggio e ancora non versati in banca. Pure il tablet per un bimbo e le bambole lasciate in terra. Non finisce mai la nostra fatica. Pure i documenti hanno buttato a terra e mescolati“.

Non si sono fatte attendere le parole di vicinanza delle istituzioni. “Salvamamme è patrimonio di Roma e daremo sicuramente una mano. Chi ha attaccato questa bellissima realtà è un vigliacco e deve vergognarsi – ha scritto sui social il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – A Grazia Passeri va la nostra solidarietà e siamo pronti a fare la nostra parte perchè continui il nostro sostegno“.

L’assessora capitolina alle parole opportunità, Monica Lucarelli ha commentato: “Un’azione a dir poco vergognosa. Il furto delle valigie per le donne vittime di violenza nella sede dell’associazione Salvamamme lascia davvero senza parole.

A prescindere da chi sia stato l’autore è necessario riattivare subito il servizio: la sede ha avuto, infatti, ingenti danni, oltre al furto di pc e telefoni. Faccio appello a tutte le Aziende e alle Imprese romane per avviare da subito una catena di solidarietà con donazioni per l’acquisto di Pc e telefoni per rendere di nuovo operativo un servizio strategico e fondamentale per le donne“.

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