Allarme rosso sul fronte vespa orientalis, dopo le preoccupazioni divampate nei giorni scorsi (leggi qui) il comune di Roma annuncia che opererà solo su aree pubbliche, a fronte di una situazione che potrebbe degenerare, con ben 450 “Sos” in un giorno.
Il comune monitora costantemente la situazione e specifica la natura e le aree di intervento per tamponare il diffondersi della Vespa Orientalis
Il comune specifica come “La presenza in città accertata da luglio scorso della vespa orientalis, imenottero proveniente dal Medio oriente e dal Madagascar ricomparso a Roma per le eccezionali condizioni meteorologiche estive, sta creando un diffuso allarme tra la cittadinanza”.
A questo proposito il “Dipartimento Tutela Ambientale e la Protezione Civile di Roma Capitale si sono attivate sin dai primi avvistamenti della vespa orientalis e, per ogni segnalazione pervenuta sono stati eseguiti immediati sopralluoghi. La Protezione Civile capitolina, di concerto con l’Assessorato all’Ambiente, ha messo a disposizione dei cittadini il proprio numero verde 800 854 854 per le segnalazioni di presenza di sciami e nidi”.
Inoltre il Comune intende circoscrivere i propri interventi limitatamente alle aree pubbliche: “Occorre che la cittadinanza sia informata del fatto che la Protezione Civile e il Dipartimento Ambiente hanno competenze esclusivamente su aree pubbliche quali strade, piazze, parchi, scuole, edifici ricompresi nel patrimonio di Roma Capitale, in quanto ciascun proprietario è responsabile, ai sensi del Codice civile, dei beni di cui ha possesso e custodia e dei rischi che da queste cose possano derivare. Nella sola giornata di ieri, 1 settembre, la nostra Sala Operativa ha ricevuto 389 chiamate, delle quali 277 si riferivano a stabili privati. A queste chiamate, inoltre, si sono aggiunte le 59 ricevute dalle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile”.
Risulta evidente dunque come le tante segnalazioni riguardino anche edifici privati, come lo stesso comune tende a sottolineare: “La prevalente maggioranza delle segnalazioni si riferisce a edifici privati, dove la competenza degli interventi spetta ai condomini o comunque ai proprietari. Dato l’impegnativo numero di emergenze che la Protezione civile ha il compito di gestire – esemplificativamente – dagli incendi alle emergenze ambientali, antropiche e metereologiche, fino ad interventi di soccorso sanitario per supporto delle apparecchiature elettromedicali, è fondamentale che il nostro numero verde sia utilizzato solo e soltanto nelle casistiche di nostra competenza, per evitare che la ricezione ed il trattamento delle segnalazioni relative ad effettive emergenze di protezione civile possano essere compromessi da un eccessivo numero di telefonate che ineriscono a casi nei quali non sia previsto alcun intervento pubblico. I numeri telefonici di soccorso pubblico (a cominciare dal 112 fino al nostro numero verde) vanno usati prioritariamente per segnalare emergenze e richiedere soccorso pubblico e solo occasionalmente possono fungere da punto di contatto istituzionale per altri servizi pubblici”.
Le precisazioni arrivano da Giuseppe Napolitano, Direttore del Dipartimento della Protezione Civile di Roma Capitale.
Si tratta di un fenomeno che viene costantemente monitorato, queste le misure che verranno adottate, come evidenziato da Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale: “l’Assessorato continuerà ad assicurare sopralluoghi tempestivi per ogni opportuna segnalazione. Inoltre, il Dipartimento Tutela Ambientale ha preso dei primi contatti con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con l’obiettivo di formalizzare una collaborazione che garantisca il necessario supporto scientifico al monitoraggio e al contrasto della presenza della vespa orientalis”.
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Vespa Orientalis, il Comune di Roma attiva un numero verde per segnalare i pericolosi nidi
