Sessanta giorni di attesa e poi finalmente la nascita. Domenica sera ad Anzio è arrivata la schiusa di una parte delle tartarughe Caretta caretta, 17 su 51.
La nascita delle 17 tartarughe è stata assistita e agevolata dai volontari di TartaLazio: ecco tutte le fasi
Monitorato da Tartalazio, la rete regionale per il recupero, il soccorso e affidamento della gestione delle tartarughe marine, il nido si trovava su una spiaggia libera non lontano dalla villa imperiale. Le 17 tartarughe sono state poi liberate in mare dai volontari. Un momento emozionante. Le uova che non si sono schiuse, invece, sono state prese in carico da Tartalazio.
Ecco come sono nate. Dopo circa 60 giorni di attesa, poiché le tartarughine non uscivano da sole dal nido, forse a causa della pioggia che nei giorni precedenti aveva compattato la sabbia, gli esperti di Tartalazio, seguendo un protocollo definito ormai da anni di esperienza, hanno proceduto ad aprire il nido. Di fronte a centinaia di persone accorse ad assistere all’evento sono state estratte 17 tartarughine vive ed in ottima salute.
In totale le uova deposte erano 51 ma da queste solo 17 si erano sviluppate (leggi qui).
Dopo le operazioni di misurazione e peso, le tartarughe, con il buio hanno potuto fare la “passeggiata” dal nido fino al mare, per imprintarsi le caratteristiche della spiaggia e poter, chissà, ritornare a nidificare tra una ventina d’anni. Ma il loro viaggio verso l’acqua non era ancora finito perché il mare era estremamente mosso e le scogliere artificiali di fronte alla spiaggia potevano costituire un serio ostacolo per le piccole.
Così, grazie alla collaborazione della Capitaneria di porto di Anzio, le neonate tartarughe Caretta caretta sono state imbarcate su una motovedetta e liberate direttamente in mare aperto, al riparo di onde e scogli.
Un finale che – fa sapere Parchi Lazio – nonostante il numero relativamente basso di nati, è stato possibile grazie agli sforzi congiunti di tutte le componenti della Rete TartaLazio, dal personale regionale ai ricercatori esperti e qualificati, alle associazioni che si sono prodigate con un’efficenza ed efficenza meravigliosa in tutte le fasi logistiche e di monitoraggio del nido (Sea Shepherd, Legambiente, WWF e la locale Associazione Guardie Zoofile Armellino 92).
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