Ostia, muore bagnante sulla spiaggia senza bagnino: difesa d’ufficio del Municipio

Ostia, solo l'autopsia potrà stabilire le cause del decesso di Luciano Taorino: innegabili carenze sulla spiaggia "Senape", possono avere il loro peso sui soccorsi al bagnante 

Foto d'archivio -spiaggia libera di Ostia Ponente

Sulla drammatica morte dell’82enne Luciano Taorino, avvenuta per un malore nel tardo pomeriggio di ieri, 16 agosto, sulla spiaggia libera “Senape” del lungomare Duca degli Abruzzi, il Presidente del X Municipio Mario Falconi, interviene per esprimere le sue condoglianze alla famiglia della vittima.

Ma mentre si attendono gli esiti degli accertamenti medici e dell’Autorità giudiziaria, c’è l’amarezza delle innegabili carenze di quel tratto di spiaggia di Ostia, dove i servizi di salvamento avrebbero fatto la differenza in questa tragica vicenda (leggi qui).

Ostia, solo l’autopsia potrà stabilire le cause del decesso di Luciano Taorino: innegabili carenze sulla spiaggia “Senape”, possono avere il loro peso sui soccorsi al bagnante

“Esprimo con grande dolore il mio cordoglio, in qualità di Presidente del X Municipio, per i fatti avvenuti ieri pomeriggio, intorno alle 19, sulla spiaggia libera ‘Senape’ nel lungomare Duca degli Abruzzi, dove un uomo di 82 anni ha perso conoscenza ed è morto, nonostante i soccorsi disperati e le ripetute operazioni rianimatorie – ha dichiarato il Presidente del X Municipio, Mario Falconi – Le cause della morte sono in fase di accertamento da parte dell’Autorità giudiziaria, ma con ogni probabilità mi fanno affermare, da ex medico-cardiologo ospedaliero, che si sia trattato di un arresto cardiaco irreversibile come purtroppo capita, ancora oggi, a molti uomini e donne del nostro Pianeta – prosegue Mario Falconi -. Di fronte a questo grave lutto, preferisco rivolgere le mie più sentite condoglianze alla famiglia della vittima, tralasciando le inutili speculazioni soprattutto da parte di chi, troppo spesso, deliberatamente ignora la deontologia professionale – conclude il Presidente del X Municipio”.

La difesa d’ufficio del X Municipio nell’incertezza della causa del decesso

All’indomani della morte di Luciano Taorino, nel messaggio di cordoglio del Presidente del X Municipio Mario Falconi, una difesa d’ufficio non opportuna forse in questo momento, anticipa un’ipotesi sul decesso dell’uomo, che solo l’autopsia potrà invece stabilire con esattezza.

Quanto purtroppo invece innegabile, è che l’82enne, deceduto dopo strenui tentativi di rianimazione, sia rimasto per diversi minuti in acqua dopo aver accusato il malore, senza che nessuno se ne accorgesse. Da lì i ritardi anche nelle operazioni di soccorso.

Nella drammaticità dell’evento, ancor meno facile è accettare che in un orario che prevede la balneabilità sicura, e cioè prima delle 19,00, la vittima di un arresto cardiaco, sulla quale è proprio la tempestività a fare la differenza tra la vita e la morte, non venga soccorsa con l’estrema urgenza necessaria, da chi poteva riportare l’uomo a riva e affidarlo subito agli operatori sanitari.

Questo non è avvenuto in una spiaggia priva di assistenza al salvamento ai bagnanti, così come non è stato possibile intervenire con tempestività in presenza di un caso di infarto, in assenza dello strumento del defibrillatore, che è normalmente dato in dotazione dallo stesso Municipio ai marinai di salvataggio, ma che in quella spiaggia non è presente.

Dunque per tentare di salvare l’uomo, si sono dovuti aspettare preziosissimi minuti, prima che intervenisse un’ambulanza dotata di defibrillatore e che iniziassero le pratiche rianimatorie. L’uomo purtroppo non ce l’ha fatta, ma in coscienza dobbiamo chiederci se invece avrebbe potuto salvarsi.

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