Mentre tutti i municipi di Roma si battono per una maggiore autonomia, il Decimo restituisce al Campidoglio il controllo sulle spiagge
Con un colpo di spugna il Pd e i partitini che lo affiancano hanno cancellato trent’anni di battaglie per il decentramento. Oggi il parlamentino di Ostia ha compiuto un gesto antistorico, in controtendenza con il resto dei municipi della Capitale: ha restituito al Campidoglio la delega alla gestione delle spiagge.
E’ stato approvato a maggioranza questa mattina dal Consiglio del X Municipio il documento che cancella l’articolo 13 del Regolamento sul decentramento amministrativo. Quello richiesto al parlamentino di Ostia è, ovviamente, un parere sollecitato e in linea con quello della Giunta capitolina che si riprende la gestione delle spiagge.
Il boccone è ghiotto: si tratta di gestire le concessioni degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere attrezzate che andranno a bando nel 2024. Ma è anche un gesto simbolico che va in controtendenza rispetto a quello che il sindaco Roberto Gualtieri e la sua maggioranza, e quindi anche quella del X Municipio, hanno promesso in campagna elettorale ovvero implementare il decentramento amministrativo. Va da sé che a essere decentrate, a questo punto, saranno solo le rogne. La ciccia se la terrà ben stretta Roma.
Dunque, si fa un enorme passo indietro sul decentramento. Con il colpo di spugna si cancella la battaglia intrapresa dal compianto Marco Pannella nei suoi cento giorni di governo dell’allora Circoscrizione (leggi qui) e si schiaffeggiano le aspirazioni autonomiste locali. Aver ritirato poteri decisionali significa umiliare direttamente le migliaia di cittadini che prima nel 1989 e poi dieci anni dopo hanno creduto e votato nei referendum contro il distacco da Roma.
In quelle circostanze la politica si sperticò a fare promesse di decentramento, di maggiori poteri, uomini e mezzi economici, di regolamenti più vicini alle decisioni locali. E gli elettori di Ostia, rifiutando il distacco amministrativo come avrebbe fatto nel novembre 1989 Fiumicino, credettero in una Roma non più matrigna ma generosa mater.
In tutto questo, è bene ricordarlo, i balneari hanno da sempre sostenuto che è meglio che sia Roma a occuparsi delle sue spiagge (leggi qui), dimenticando, forse, che quella è la stessa regia amministrativa che tiene una linea ferroviaria in condizioni pietose (leggi qui), che considera Ostia una periferia dove decentrare altre case popolari (leggi qui), che non riesce a costruire il nuovo Ponte della Scafa (leggi qui), che lascia morire la pineta per carenze nel piano antincendio (leggi qui) e nella lotta alla cocciniglia tartaruga (leggi qui).
Per Andrea Bozzi, capogruppo della “Lista Calenda” in Municipio X “oggi nel Municipio X si è scritta una delle pagine più nere della nostra storia. Ci ricorderemo di Pannella che ci diede il primo nucleo di autonomia, di Vizzani che fece fare la Delibera sul Regolamento Speciale del Decentramento del 2011, imperfetta sì, ma che concesse comunque al nostro territorio, unico a Roma, di avere più poteri, non solo sulle spiagge, ma anche su verde e altro. E poi ci ricorderemo di Mario Falconi, che dopo aver promesso in campagna elettorale più poteri, oggi invece seppellisce la Delega al mare tradendo i cittadini e certificando la sua totale inadeguatezza politica. Un medico prestato alla politica, purtroppo per noi, che ha giustificato questo ritorno indietro drammatico sul tema dell’autonomia con pressapochismo e banalità varie, come quella di dire a più riprese in Aula che ridiamo la Delega perché tanto in questi anni non è servita a niente”.
I tre consiglieri del M5S che hanno votato contro la delibera denunciano che questa decisione della maggioranza “è un segnale di inadeguatezza degli amministratori municipali e che contribuirà a ridurre il personale tecnico amministrativo dell’ente di prossimità ignorando che la responsabilità sull’ordinario sarà sempre municipale e sempre con meno personale”. E riguardo alla gestione delle spiagge, ricordano che “abbiamo chiesto una commissione speciale sul Litorale che non è stata nemmeno presa in considerazione. Il risultato è che in piena stagione balneare molti servizi sulla balneazione non sono ancora partiti, soprattutto in alcune spiagge libere manca addirittura il salvamento, di fatto sconfessando le promesse in campagna elettorale del Presidente del X Municipio. Il risultato prodotto è che la Guardia di Finanza ha preso gli atti sulla gestione delle spiagge libere per le indagini del caso”. (leggi qui).
“E’ una pessima pagina della storia del decentramento amministrativo di Roma – denuncia Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia – Dopo una campagna elettorale condotta e vinta da Gualtieri e Falconi al grido di decentramento avanti tutta, il X Municipio restituisce le deleghe conquistate faticosamente in 32 anni di battaglie. E la motivazione pubblicamente addotta da Falconi è che la materia è resa complessa dalla presenza di poteri forti. Così, invece di fare scudo e interpretare le esigenze del territorio, noi appesantiamo di una ulteriore competenza un Campidoglio già incapace di fronteggiare l’emergenza rifiuti e il pullulare di incendi“.
Interviste video di Mara Azzarelli