Nuova Ostia: demolizioni Idroscalo, nuove case popolari ed ex Tennis Azzurro raso al suolo (VIDEO)

Cosa bolle in pentola a Nuova Ostia: spianato senza avvisi il vecchio Tennis Azzurro e Idroscalo verso le demolizioni 

Grandi manovre per trasferire i residenti dell’Idroscalo in nuovi edifici di case popolari da costruire a Ostia Ponente. Ignoti hanno raso a suolo l’ex centro Tennis Azzurro e, contemporaneamente, la Giunta comunale ha approvato il piano economico-finanziario per abbattere le casupole dell’Idroscalo e trasferire gli aventi diritti negli edifici che verranno realizzati in Acqua Rossa.

Cosa bolle in pentola a Nuova Ostia: spianato senza avvisi il vecchio Tennis Azzurro e Idroscalo verso le demolizioni

Da qualche giorno le ruspe hanno raso al suolo ciò che restava del centro Tennis Azzurro di via Mario Ruta, alla Nuova Ostia. Non un cartello che segnali chi ha autorizzato i lavori, con quali fondi e perché. Di certo è che quei fabbricati, parti in muratura e parte in legno, erano abitati da sbandati e che a settembre scorso un grosso incendio (leggi qui) ha creato paura agli inquilini delle case comunali antistanti.

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L’ex centro Tennis Azzurro di via Mario Ruta raso al suolo senza cartelli di spiegazione dei lavori

L’area, della superficie complessiva di 6600 metri quadrati, è di proprietà dell’Ater, Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica della provincia di Roma. Di sicuro non rientra, o comunque non è citata, nel piano di “Realizzazione edifici a destinazione prevalentemente residenziale nel Piano di Zona n.55 Ostia Idroscalo“ le cui linee tecniche sono state approvate il 28 febbraio scorso dalla Giunta Capitolina.

La demolizione dell’Idroscalo

Con la “Approvazione in linea tecnica del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica dell’intervento di “Realizzazione edifici a destinazione prevalentemente residenziale nel Piano di Zona n.55 Ostia Idroscalo “– Municipio X”, delibera 65 del 28 febbraio, la Giunta comunale ha stabilito di dare il via all’operazione sgombero dell’Idroscalo e alla costruzione delle case nelle quali saranno trasferite le 125 famiglie residenti. Si è approvato, infatti, l’investimento necessario per la demolizione delle casupole, per la riqualificazione ambientale dell’area e per la costruzione dei nuovi alloggi.

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L’area dell’Idroscalo come indicata nella delibera della Giunta: 748mila euro di spesa per le demolizioni

La delibera segnala, infatti, per il “Piano di Zona 55 Ostia Lido Nord (AREA 2), la realizzazione di due edifici che conterranno circa 125 alloggi, necessari al trasferimento di quota parte degli abitanti degli alloggi ricadenti nell’area da riqualificare e a mettere in sicurezza l’ex Idroscalo di Ostia”.

Il totale della spesa è di 15,750 milioni, 10 dei quali del CIPE e il resto di Roma Capitale. Di questa somma 748mila euro andranno per la demolizione delle casupole dell’Idroscalo e 550mila per la riqualificazione ambientale di quell’area.

Le caratteristiche dei palazzi

I residenti dell’Idroscalo andranno a vivere in due edifici, uno a forma di C e uno a forma di L, da costruire in un’area di 110mila metri quadrati a destinazione verde a sud di via Acqua Rossa.

Edificio a C – La superficie utile è di 4.132 mq coperti e vi sorgerà una palazzina su tre piani fuori terra. Gli appartamenti saranno rispettivamente: 35 alloggi da 45 mq, 3 alloggi da 52 mq per portatori di Handicap, 12 alloggi da 60 mq, 2 alloggi da 68 mq per portatori di Handicap, 13 alloggi da 75 mq e 6 alloggi da 95 mq.

Edificio ad L – La superficie utile è di 2.691 mq e sarà suddivisa su tre piani fuori terra. Gli appartamenti saranno: 40 da 45 mq, 3 da 52 mq per portatori di Handicap, 6 da 60 mq e 5 da 75 mq.

Verranno previsti spazi collettivi nell’edificio C: due aree da 107 mq l’una, composte da un volume unico sviluppato su due piani con doppia altezza. Spazio pure per i Servizi di Prima Necessità con una superficie di 400 mq, suddivisi in due unità singole collegate visivamente e funzionalmente. “Nella posizione nodale dell’edificio a C è stato posto il grande spazio Collettivo a servizio del Condominio, che è stato immaginato vetrato ed a doppia altezza con solaio a partire dal piano primo, come fosse un grande cubo che costituisce il punto nodale dell’edificio a C” specifica, poi, la delibera. L’edifico ad L, nel suo corpo principale, potrà essere pensato su 4 livelli, in modo da sviluppare interamente la superficie utile lorda necessaria al completamento del lotto ed aumentare anche il numero degli alloggi. Infine, è prevista una grande area a verde che potrà avere spazi pavimentati di percorrenza intervallati da grandi spazi verdi: “andrà progettata seguendo criteri di sostenibilità ambientale” suggeriscono gli amministratori comunali.

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