Roma, assolto l’ex deputato Tosolini per la truffa ai fratelli Verdone

Nella truffa contestata all'ex deputato, assolto con formula piena, risultavano vittime anche i fratelli di Carlo Verdone, Luca e Silvia

carlo verdone

Per la truffa delle case di lusso messe all’asta assoluzione con formula piena per l’ex deputato di Alleanza Nazionale Renzo Tosolini. La Sesta sezione del Tribunale di Roma ha assolto Tosolini per non aver commesso il fatto.

Nella truffa contestata all’ex deputato, assolto con formula piena, risultavano vittime anche i fratelli di Carlo Verdone, Luca e Silvia

Il politico, secondo l’accusa, profittando del proprio ruolo di parlamentare, nei primi anni 2000 avrebbe truffato, in concorso con l’amministratore di una società, numerosi acquirenti di immobili, tra cui diversi vip, provocando poi la bancarotta della società. Tra le vittime anche Silvia Verdone, sorella dell’attore Carlo e moglie di Christian De Sica, e il fratello Luca.

La sentenza è dei giudici della sesta sezione penale, nonostante la richiesta di condanna a 4 anni e mezzo di reclusione avanzata dal pubblico ministero. Secondo l’ipotesi accusatoria, Tosolini, approfittando del proprio ruolo di parlamentare, nei primi anni del 2000 aveva truffato, in concorso con l’amministratore di una società (già condannato in primo grado a 4 anni), numerosi acquirenti di immobili, provocando poi la bancarotta fraudolenta della società stessa.

La pronuncia, massimamente liberatoria, ci soddisfa appieno – affermano, in una nota, i difensori dell’ex deputato, gli avvocati Antonello Patanè e Fabio Viglionee dopo oltre quindici anni anni di fatiche giudiziarie e grandi dolori personali restituisce a Tosolini la più piena innocenza e ne ripristina la reputazione, così tanto ingiustamente lesa da accuse assolutamente infondate“.

La testimonianza

Mi sono convinto a investire quei soldi perché c’era un deputato che garantiva. Tante carte le abbiamo firmate addirittura nel suo ufficio parlamentare a Montecitorio, in via degli Uffici del Vicario. E invece si è rivelato tutta una bufala, e come me ci sono caduti in tanti”. Si era sfogato così in aula Luca Verdone, regista e fratello del noto attore Carlo.

I fratelli Verdone avevano investito 500mila euro, ereditati dai genitori. Credevano di fare un affare nel campo immobiliare, acquistando un credito in banca che poi gli avrebbe permesso di avere una prelazione su degli appartamenti di pregio pignorati.

I soldi, però, come ha specificato lo stesso Luca Verdone – non erano stati consegnati all’ex parlamentare, ma a un collaboratore condannato in precedenza.

Dopo la condanna del manager il giudice aveva rinviato gli atti alla procura per accertare la posizione dell’ex deputato, ora definitivamente chiarita con l’assoluzione.

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