Roma, schianto in moto: la vittima Simona Dell’Ova, una animalista di Tivoli

Nello schianto della moto a Capannelle è morta una animalista di Tivoli, il commovente saluto del mondo del volontariato

Lo schianto della moto contro il guardrail che prende fuoco, i corpi di due centauri sbalzati a oltre duecento metri. Nell’incidente drammatico avvenuto nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 giugno, all’una e mezza, a Capannelle (leggi qui), ha perso la vita Simona Dell’Ova, 46 anni di Tivoli, una appassionata volontaria animalista.

Nello schianto della moto a Capannelle è morta una animalista di Tivoli, il commovente saluto del mondo del volontariato

Da qualche tempo Simona Dell’Ova si era trasferita a Morena col compagno, ma aveva continuato ad attivarsi per gli animali. L’ultimo post sulla sua pagina facebook di qualche giorno fa: si mobilitava per l’adozione di una cucciolata.

Alla guida della moto, il compagno, ora ricoverato in condizioni serie, ma a quanto pare non in pericolo di vita, nell’ospedale dei Castelli Romani.

L’incidente

Il mezzo stava viaggiando, con ogni probabilità a velocità sostenuta su via Appia Nuova, quando all’altezza del civico 1255 ha sbandato colpendo il guardrail di sinistra per poi finire la corsa sul lato destro della carreggiata.

Sul posto è arrivata subito un squadra dei vigili del fuoco per domare le fiamme, i caschi bianchi del V gruppo Casilino della polizia locale di Roma Capitale e i sanitari del 118. Il violento impatto però non aveva dato scampo alla donna.

Il dolore nel mondo del volontariato

Credo che sia una delle persone più umane e belle che io abbia mai conosciuto“, la ricorda un’amica. “Una grande volontaria operante nel nostro triste territorio è deceduta a seguito di un incidente stradale. Ci domandiamo spesso ma i volontari quanto devono patire su questa Terra? Alcuni volano via troppo presto lasciandoci ancora più soli. Arrivederci Simona…“, riporta un altro post.

Tania Magrini, volontaria del gruppo Enpa di Castel Madama di Castel Madama, responsabile delle adozioni, la conosceva da vent’anni. “Ho avuto il primo contatto con lei – racconta Tania Magrini – quando venni incaricata di salvare una cucciolata lasciata in un cassonetto. Simona mi contattò dicendomi: ne prendo due io. Era sempre in prima fila quando c’era da aiutare un gatto un cane. Era una donna di cuore, sempre disponibile coi vari gruppi di volontariato. Aiutava tutti, mettendo serenità, mai una lite, mai momenti di incomprensione”.

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