Gli “uomini uccello” che volano da Tivoli, patria del parapendio (VIDEO)

Gli uomini uccello partono da Tivoli, patria del parapendio, per sfiorare Monte Gennaro, ma arrivano anche a Terracina o sul Gran Sasso

Se li si guarda in lontananza sembrano tanti uomini uccello. Quegli uccelli coloratissimi, un po’ fiabeschi, che si affidano adagio al vento. Sono gli uomini del parapendio. Volano per chilometri nell’aria affidandosi ad un fazzoletto colorato e allungato, il parapendio. Nei cieli di Tivoli danno spettacolo.

Gli uomini uccello partono da Tivoli, patria del parapendio, per sfiorare Monte Gennaro, ma arrivano anche a Terracina o sul Gran Sasso

Tivoli è il loro punto di partenza e di ritorno. Un punto di ritrovo ideale grazie a un pezzetto di spianata sulla cima di Monte Ripoli che sembra affacciarsi nel vuoto. Basta darsi uno slancio su quello strapiombo e invece di ritrovarsi a terra si comincia a volare. E a emozionarsi.

Sotto c’è la riga della Tiburtina che fa da spartiacque, a sinistra la dimora dell’imperatore Adriano a destra le fontane di Villa d’Este, poco più in là i crateri delle cave di travertino che diventano puntini.

“Guardiamo il tempo, ci aggiorniamo sui venti e poi ci ritroviamo a Tivoli, alla spicciolata”, racconta Remo Gucciardi, quarantenne romano e appassionato parapendista. E una volta là, sulla spianata di Monte Ripoli, inizia lo spettacolo, per chi vola ma anche per chi guarda.

Chi vola arriva con lo zaino sulle spalle. Srotola la vela del parapendio, prende una borraccia e via. Bastano tre passi quasi in punta di piedi, per staccarsi da terra. Da quel momento si vola.

Gli uomini uccello si lanciano uno dopo l’altro. Scambiandosi poche parole. Quasi per non incrinare l’immersione nella natura, per non guastare un momento magico. “Da qui arriviamo a Terracina o sul Gran Sasso”, racconta Remo mentre apre sulla secca un parapendio da competizione.

“Per ogni cento metri che saliamo in alto la temperatura si abbassa di un grado”, spiega infilandosi un giacchino tecnico sui pantaloni corti. La giornata è buona, ma non troppo. “Oggi niente grandi distanze. Arriveremo a Monte Gennaro, il giro di base da Tivoli”. Per chi è un automobilista, curva dopo curva, è un viaggio; a Remo sembra dietro l’angolo.

Volare come un rapace

Remo Gucciardi è l’inventore di Sky Experience, fornisce consigli per approcciarsi al parapendio e conduce in volo, sul biposto, chi vuole provarne l’esperienza: in questo caso basta affidarsi. Il suo primo giro in deltaplano lo ha fatto nel 1998, 24 anni fa.

Stesso anno di inizio per Luigi Stia, 69 anni di Tivoli. “Non ci sono limiti di età per il parapendio. Basta avere buona testa e gambe, per quando atterri e decolli”, spiega. Lui fa parte dell’associazione ALTivoli, un gruppo che conta un centinaio di iscritti tra appassionati e sostenitori di deltaplano.

Perché, però, volare in parapendio, perché viaggiare per chilometri spinti dalle correnti aggrappati a una sorta di aquiloni. Stia lo spiega così: per il silenzio, per il vento, per le magnifiche vedute dall’alto, perché è un volo libero con l’andamento di un rapace.

Il 18 giugno Tutti in Volo, anche i ragazzi con disabilità

Gli appassionati dei vari gruppi che volano da Tivoli si stanno preparando per sabato: il 18 giugno sarà per loro una giornata speciale. Coi parapendii biposto porteranno in volo una quarantina di ragazzi con disabilità psichiche o fisiche. E’ la giornata di TuttiInVolo, quarta edizione. Quest’anno più attesa, dopo lo stop della pandemia (guarda qui)

Gli “uomini uccello” che volano da Tivoli, patria del parapendio (VIDEO) 3

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Fiumicino, Lenci in Darsena è tra le migliori gelaterie d’Italia