Roma, tentato furto in villa a Ferragosto: scoperti gli autori

Il tentato furto in una villa dell'Aventino, dopo due anni, vede adesso arrestati i responsabili a seguito delle indagini del commissariato Celio

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Immagine di repertorio.

Roma: gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Celio, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica della Capitale hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma,  nei confronti di sette persone tutte, gravemente indiziate, in concorso fra loro, di un tentato furto in villa perpetrato nel ferragosto di due anni fa, nel 2020.

Il tentato furto in una villa dell’Aventino, dopo due anni, vede adesso arrestati i responsabili a seguito delle indagini del commissariato Celio

All’epoca, un gruppo di uomini entrò in una villa al quartiere Aventino forzando una grata in ferro approfittando dell’assenza del proprietario, ma, grazie alle urla della vicina di casa, non riuscirono nel loro intento  criminale e il tentato furto venne sventato.

Fin da subito le indagini sono state condotte dai poliziotti del commissariato Celio in stretto coordinamento con il pubblico ministero della Procura di Roma.

Il primo importante spunto dato alle indagini è arrivato setacciando le immagini di alcune telecamere di sicurezza che, essendo ben nascoste, hanno ripreso l’intera azione criminosa.

Successivamente a questo, gli investigatori si sono concentrati ad isolare una serie di utenze telefoniche che hanno permesso di individuare alcuni sospetti.

E proprio perquisendo l’abitazione di quest’ultimi si è arrivati a definire un quadro di prove schiaccianti che ha visto, con separati ruoli, sette indagati, di età compresa tra 54 e 19 anni, tutti appartenenti alla stessa famiglia ed alcuni dei quali nativi delle repubbliche della ex Jugoslavia.

La Procura ha così chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza applicativa di misure cautelari che è stata poi eseguita dagli stessi poliziotti del commissariato Celio: cinque di loro sono stati accompagnati in carcere, uno è stato associato agli arresti domiciliari ed il settimo è stato invece sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

In ogni caso, giova ricordare che tutti gli indagati sono sempre da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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