Patrimonio sospetto: sequestrati una villa e un ristorante a Pasquale Vitalone

Sequestrati a Vitalone una villa a Sacrofano e una tavola calda a Casalotti, valore mezzo milione di euro

Una villa e una tavola calda: per Pasquale Vitalone scatta il sequestro preventivo dei beni per mezzo milione di euro. Lo hanno eseguito i carabinieri del comando provinciale su disposizione del tribunale per le “Misure di Prevenzione” di Roma.

Sequestrati a Vitalone una villa a Sacrofano e una tavola calda a Casalotti, valore mezzo milione di euro

Vitalone, classe 1976, ora in carcere per droga, finito in passato sotto accusa per associazione mafiosa e reati contro il patrimonio, è stato ritenuto socialmente pericoloso.

Il provvedimento si inserisce nella più ampia strategia di contrasto alle associazioni criminali con l’aggressione dei loro patrimoni illecitamente accumulati.

Gli inquirenti hanno ritenuto beni acquisiti illegalmente una villa con giardino a Sacrofano, nella disponibilità della moglie del valore di circa 250mila euro e una  “tavola calda” con annessa tabaccheria a Casalotti dello stesso valore.

L’indagine “Enclave” (leggi qui) dei carabinieri di via in Selci, coordinata  dalla Dda di Roma aveva disarticolato nel febbraio dello scorso anno un traffico di cocaina, hashish e marijuana, operativa  a Casal del Marmo, con influenze anche nelle borgate di Tor Bella Monaca e Borghesiana, associazione di cui Vitalone è ritenuto, per l’accusa, capo-promotore.

Le indagini avevano anche evidenziato elementi di collegamento tra lo stesso ed esponenti di primo piano della ‘ndrangheta (in particolare della cosca Alvaro di Sinopoli), con cui l’indagato avrebbe intessuto rapporti per lo smercio di droga.

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