Ostia, sub volontari e Guardia Costiera a caccia di plastiche e reti fantasma (VIDEO)

Nella campagna di pulizia "Noi e il Mare", attività di bonifica anche a largo di Ostia: liberato dalle reti fantasma anche il relitto della Seconda Guerra Mondiale

Oggi, 8 giugno, ricorre la Giornata Mondiale degli Oceani, una data importante che è diventata l’occasione per proteggere e pulire il mare, concretizzata nella campagna “Noi e il Mare”, con l’attività di bonifica dei fondali italiani organizzata dalla Guardia Costiera Italiana, e il progetto europeo Clean Sea Life. La vasta operazione partita oggi durerà fino al 12 giugno e vede coinvolti in prima linea contro l’inquinamento del mare, centinaia di subacquei volontari anche nelle costa laziale.

Nella campagna di pulizia “Noi e il Mare”, attività di bonifica anche a largo di Ostia: liberato dalle reti fantasma anche il relitto della Seconda Guerra Mondiale

Con la missione di liberare dai rifiuti porticcioli, Aree Marine Protette, aree di interesse naturalistico e archeologico, oggi in occasione della Giornata Mondiale degli oceani, numerosi centri d’immersione italiani si sono immersi, supportati dal personale del Comandi territoriali e dei cinque Nuclei Subacquei della Guardia Costiera, per scovare e ripulire il mare dai rifiuti inquinante.

L’attività durerà fino al 12 giugno, ed è volta a liberare il mare dalle tonnellate di rifiuti solidi, e soprattutto dalle pericolose plastiche e ogni altro materiale inquinante.Un’azione  di bonifica che si è svolta anche nel Lazio, interessando il tratto di mare antistante Ostia, e i porti di Anzio e Ventotene, area quest’ultima di particolare pregio naturalistico in quanto rientrante nell’Area Marina Protetta “Isole di Ventotene e Santo Stefano”.

L’importante iniziativa è servita anche allo scopo di rintracciare e rimuovere le cosiddette reti fantasma, una vera piaga del mare da sempre combattuta dai nuclei sub della Guardia Costiera, che anche in questa ricorrenza della Giornata degli Oceani, si sono immersi per rimuovere le reti da pesca abbandonate su fondali marini, e che danneggiano pesantemente l’ambiente marino, per via dell’inevitabile dispersione di micro-particelle sintetiche. Le reti che infestano ciclicamente i fondali rappresentano un pericolo anche per la sicurezza di sub e bagnanti.

Il progetto Clean Sea LIFE si è formalmente concluso lo scorso anno ma continua
a vivere grazie alla comunità cresciuta attorno al progetto, che continua a operare. I sub dei centri immersione e le donne e uomini della Guardia Costiera, hanno creato una rete umana di cittadini e istituzioni che collaborano per un mare più pulito – come sottolineato da Eleonora de Sabata, portavoce di Clean Sea LIFE, che ha ricordato con gratitudine il supporto delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera in tutte le attività del progetto”.

«La difesa dell’ambiente marino rappresenta uno degli obiettivi primari della Guardia Costiera italiana – ha sottolineato il Comandante Nicastro, portavoce della Guardia Costiera – Tante sono le professionalità, i mezzi e le tecnologie che la Guardia Costiera mette quotidianamente in campo per tutelare il nostro mare. La campagna “Noi e il mare”, vede il pieno coinvolgimento della società civile nelle attività di salvaguardia dell’ambiente e, attraverso i grandi quantitativi di rifiuti recuperati, fa comprendere quanto sia determinante l’impatto dell’uomo sulla salute del mare – ha concluso”.

I sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli a lavoro per rimuovere le reti fantasma dal relitto di Ostia

Ad Ostia, una grande opera di bonifica è stata fatta ancora una volta intorno e sul relitto aereo americano della Seconda Guerra Mondiale, precipitato in mare intorno al 1955 e che attualmente si trova a largo del Canale dei Pescatori a circa tre miglia dal Canale, secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera.

Il relitto che giace sul fondo da tanti anni, è diventato preda di tutte quante le reti della pesca a strascico. Poichè è divenuto meta di turismo subacqueo, la rimozione viene fatta di continuo perchè la presenza delle reti fantasma è molto pericolosa per i sub e per l’ambiente marino. la bonifica venne fatta in parte già a settembre dell’anno scorso (leggi qui). 

L’opera di rimozione delle reti dal relitto aereo, della quale di stanno occupando i sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli risulta molto complessa. Da tre giorni gli operanti stanno lavorando anche per tagliare cavi d’acciaio con il frullino, e rimuovere le reti. Il meteo fino ad ora è stato clemente, ma domani ad esempio con il brutto tempo, dovranno fermarsi.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Conclusa operazione “reti fantasma” a Tor Paterno: rimosse 300 metri di reti dal relitto (VIDEO)