Duro comunicato di Labur nei confronti dell’amministrazione del X Municipio. A finire nella lente d’ingrandimento l’assegnazione delle spiagge libere di Ostia Ponente (leggi qui).
“Le spiagge libere di Roma Capitale finiscono in mano a società improvvisate, nate ieri, inattive, senza alcuna esperienza sulla carta ma con dietro accordi tra le parti ben costruiti da tempo – scrive il Laboratorio Urbanistica in una nota che prosegue – Il 27 maggio, con determinazione dirigenziale n. CO/1192, è passato di mano il Lotto n.5, compreso tra Via dell’Idrovolante e lo Stabilimento “Aneme e Core” sul Lungomare Duca degli Abruzzi”.
Pronta la replica dell’assessore al Bilancio Giuseppe Sesa che risponde: “E’ stata adottata la migliore soluzione possibile”. In fondo, la risposta completa. Di seguito, il comunicato di Labur.
Labur, spiagge libere: “L’impresa aggiudicataria iscritta alla camera del commercio a bando già scaduto”
Prosegue Labur: “La “Gughi S.r.l.s. Unipersonale”, che aveva vinto l’11 maggio, ha rinunciato all’assegnazioneil 23 maggio e così il Lotto 5 se lo è aggiudicato l’impresa individuale “Sheila Becattini”, con sede in via Costanzo Casana 147, iscritta alla Camera del Commercio il 31 marzo 2022, a bando già scaduto”.
“Il bando era del 13 marzo, scaduto il 30 marzo e rinnovato il 6 aprile 2022, andato deserto per i lotti di Ostia Ponente poi rimessi a gara il 6 maggio successivo – prosegue Labur – Questa società che prende il nome dalla 26enne titolare è inattiva e dovrà dotarsi di tutto quanto necessario per garantire presso il Lotto 5 i servizi connessi alla balneazione per la stagione balneare 2022″.
“L’unico provento arriverà dal noleggio ai bagnanti di ombrelloni e lettini che la “Sheila Becattini” noleggia a sua volta da un grande fornitore degli stabilimenti balneari. E’ chiaro che il rischio d’impresa è altissimo ed è anche chiaro che una società appena costituita non fornisce a banche e finanziarie le dovute garanzie per il credito”.
“Ricordiamo – prosegue Labur – che l’attuale Lotto 5 era la spiaggia dove operava Roberto Pergola, nome noto della criminalità ostiense, a suo tempo chiamata ‘Social Beach’, introdotto, per inesperienza dei gestori del tempo, dal vicino stabilimento “Aneme e Core” del padre di Mauro Balini (già patron del porto di Ostia).
“Storie ascoltate nelle aule dei tribunali al tempo della giunta PD di Andrea Tassone e che non possono dunque esser passate inosservate a due dei suoi componenti, oggi come allora, Antonio Caliendo e Giuseppe Sesa, assessori nella giunta PD di Mario Falconi e aventi voce in capitolo sulla gestione delle spiagge”, conclude Labur.
La replica dell’assessore
L’assessore al Bilancio e alle Politiche Abitative Giuseppe Sesa tirato in ballo da Labur risponde così: “Ne io nè l’Assessore Caliendo ne il Presidente ne alcun altro componente della Giunta partecipa alle commissioni di aggiudicazione dei bandi trovo quindi fuori luogo qualsiasi allusione fatta dall’estensore dell’articolo (si riferisce alla nota di Labur, ndr)”.
“Estensore – prosegue – che sembra molto informato sulla vita di attività imprenditoriali e “criminali”, ma poco sulle questioni amministrative. Infatti l’amministrazione ha deciso di mandare a bando i servizi balneari, sicuramente per risparmiare soldi pubblici, ma soprattutto per dare maggiori servizi. Nei Lotti denominati 2 3 e 4 ce saranno curati dal Municipio non sarà possibile locare lettini e ombrelloni. Quest’anno è stata adottata la migliore soluzione? In assoluto no, la migliore possibile sì”, conclude Sesa.
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