Un taglio netto alla gola, sferrato per uccidere il datore di lavoro. Ha rischiato di chiudersi con un omicidio la lite tra due uomini avvenuta stamattina, domenica 22 maggio, sul lungomare, a Torvaianica. Un 40enne ha sferrato un colpo alla gola a un 47enne, ora in condizioni disperate. Si è scoperto poi che la vittima, titolare di una ditta di facchinaggio, era il datore di lavoro dell’aggressore, identificato e fermato nel pomeriggio.
L’aggressione, con un taglierino, ha rischiato di sfociare in omicidio: la vittima è gravissima
L’accoltellamento poco prima delle 8 in via Po, zona Campo Ascolano. Nel primo pomeriggio il fermo dell’aggressore, un 40enne, operaio e dipendente della vittima.
Una prima ricostruzione attribuiva la lite a una questione di parcheggio, data la vicinanza alla spiaggia, legata alla fruizione balneare.
Col passare delle ore, poi, si è delineata un’altra ragione dell’aggressione, a quanto pare, scaturita per motivi di lavoro, forse per rivendicazioni salariali.
Gli accertamenti sono in corso e la vera svolta nelle indagini potrà essere solo quando la vittima – ora in ricoverata in prognosi riservata al San Camillo – potrà raccontare quanto è accaduto.
Subito dopo l’accoltellamento l’aggressore si era allontanato. I carabinieri di Pomezia, però, nel giro di poche ore, dopo aver interrogato più persone, sono riusciti a identificarlo e ad arrestarlo con l’accusa di tentato omicidio.
L’accoltellamento
Dopo la discussione avvenuta in strada, vicino alle loro auto parcheggiate, il 40enne ha tirato fuori il taglierino e lo ha sferrato al collo del datore di lavoro.
Il ferito, mentre grondava sangue, ha provato ad avvicinarsi alla Gelateria Gelèè nel disperato tentativo di chiedere aiuto, ma poi è crollato a terra.
Allora a soccorrerlo sono stati dei residenti ed una infermiera di passaggio. Il trasferimento al San Camillo dove è ricoverato in condizioni disperate in eliambulanza.
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