Camminare nei “salotti verdi” romani: le più belle passeggiate tra natura e storia

Ecco le più belle passeggiate della Capitale tra ville e parchi storici

Roma città dei parchi e delle ville storiche di straordinaria bellezza, dove non solo è bello e salutare rifugiarsi dal caos per praticare un po’ di sport all’aria aperta, ma anche semplicemente passeggiare e per giunta a passo lento, per non perdere nessun dettaglio di questi salotti verdi tra la natura e la storia che li caratterizza.

Ecco le più belle passeggiate della Capitale tra ville e parchi storici

Villa Borghese, Villa Doria Pamphilj, Villa Torlonia, il Gianicolo, l’Orto Botanico e il Parco degli Acquedotti, sono luoghi dall’immenso valore storico e ambientale oltreché autentici filtri dell’inquinamento cittadino, e da sempre frequentati da romani e turisti in modo assiduo specialmente tra la primavera e l’estate, e cioè quando nel pieno delle fioriture, si mostrano al pubblico ammirato con ancor più fascino.

In ciascuno di questi salotti verdi, sono racchiuse storie di vita, arte e potere che hanno attraversato i secoli, e si sono conservate, fissate nel silenzio delle pareti degli edifici storici, o tra i suoni delle fontane e delle fronde degli alberi, per essere raccontate.

Camminare tra gli edifici e gli alberi di Villa Borghese

Occupando 80 ettari di ricchezza paesaggistica e artistica, a Piazzale Napoleone I a Roma si trova l’ingresso per Villa Borghese, al cui interno è racchiusa un’incredibile varietà di edifici, sculture, monumenti e fontane oltre che di musei e istituti culturali.

Tra questi merita di essere vista, la Galleria Borghese, con una delle più prestigiose raccolte di opere d’arte dal XVI al XVIII secolo e capolavori di artisti quali Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini e Canova; il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica; la Casina di Raffaello con una ludoteca per bimbi; la Casina delle Rose con la Casa del Cinema; il Bioparco; il Museo Carlo Bilotti con opere di arte contem- poranea; il Globe Theatre, su modello dei teatri elisabettiani.

La villa è dunque un luogo straordinario dove fruire di arte e cultura, ma anche una meta appagante per camminare all’aria aperta tra gli alberi secolari, i giardini all’italiana e i pini domestici con esemplari anche bicentenari, oltreché cedri, abeti, lecci e platani, vere opere della natura che quando è condotta con maestria dalla mano e dall’estro dell’uomo, culmina in luoghi come il Giardino del Lago, con il suo Tempietto di Esculapio, gioielllo al centro di un romantico isolotto artificiale e raggiungibile in barca, per unire alla passeggiata a piedi anche l’emozione di una piccola gita sull’acqua.

Villa Doria Pamphilj Il più grande parco di Roma

Villa Doria Pamphilj è il più grande parco di Roma, con i suoi 181 ettari, è un vero paradiso con all’interno la residenza nobiliare di campagna della famiglia Doria Pamphilj, teatro nell’800 dei combattimenti tra Garibaldini ed esercito francese.

Ricco di piante monumentali come il Pino d’Aleppo, nell’area della Collezione Botanica, il Cedro del Libano e il Pioppo nero nei pressi del Lago grande, e di altri gioielli naturalistici e architettonici come la Palazzina Corsini, l’edificio settecentesco, è oggi sede della Casa dei Teatri, il Casino del Bel Respiro, opera di Alessandro Algardi (1644), dal 1967 sede di rappresentanza della presidenza del Consiglio e arricchito da un giardino segreto, e dal Giardino del teatro, dove nel XVII secolo vennero realizzate diverse rappresentazioni musicali e teatrali.

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La Villa principesca dei Torlonia

Villa Torlonia è una Villa suburbana dell’Ottocento, con accesso dalla via Nomentana e da Via Lazzaro Spallanzani, unica nel suo genere, con splendidi edifici e un delizioso giardino all’inglese voluto dal suo proprietario Alessandro Torlonia.

Durante la passeggiata si incontreranno la Casina delle Civette, dall’aria magica e vero scrigno della vetrata liberty, il finto Tempio di Saturno, il Casino Nobile, il Museo della villa e della Scuola Romana, il Casino dei Principi, sede di mostre temporanee, e scorci pittoreschi come la Serra Moresca, il Campo da Tornei, e il Lago del Fucino. Qui è presente e nato per festeggiare il matrimonio tra Alessandro Torlonia e Teresa Colonna nel 1840, anche una pregevole struttura teatrale. 

A Villa Torlonia esistono poi tre strutture sotterranee realizzate fra il 1940 e il 1943 per garantire un riparo alla famiglia Mussolini in caso di bombardamenti aerei: due rifugi antiaerei (rispettivamente sotto al laghetto del Fucino e sotto al Casino Nobile) e un bunker composto da due strutture cilindriche poste a croce, rimasto incompiuto. Tutte le strutture sono visitabili (leggi qui).

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Una passeggiata panoramica al Gianicolo e tra le collezioni dell’Orto Botanico

Chi ama camminare a Roma non si è mai sottratto al fascino di una passeggiata panoramica dal sapore storico al Gianicolo, dove da Porta San Pancrazio, inizia un percorso che porta al belvedere, dove campeggia la statua di Giuseppe Garibaldi preceduta dai busti marmorei degli eroi garibaldini, difensori della Repubblica Romana del 1849. Anch’essa testimone della bellezza camminando si incontra Villa Lante, oggi sede dell’Ambasciata della Finlandia presso la S. Sede, per poi arrivare alla famosa Quercia del Tasso, luogo caro al poeta durante il suo soggiorno presso il convento di S. Onofrio, dove il Tasso morì.

Ai piedi del Gianicolo ecco poi svilupparsi l’Orto botanico di Roma, tra i più grandi “musei” botanici d’Italia (leggi qui), è un angolo di natura incredibile nel Rione di Trastevere, oggi parte del Dipartimento di biologia vegetale dell’Università La Sapienza di Roma. Dal Viale delle Palme il percorso si snoda attraverso la serra delle piante comuni e quella delle piante tropicali, per arrivare ai giardini a tema: il roseto, la valletta delle felci, la collezione di bambù. Ed imperdibile è il punto panoramico da raggiungere per ammirare le piante tipiche dell’alta montagna e il giardino giapponese.

Il Parco degli Acquedotti: scelto da registi come Fellini, Pasolini e Sorrentino come set della Grande bellezza

E’ la massima espressione del paesaggio agreste romano a perdita d’occhio me è soprattutto un immenso parco archeologico di 250 ettari, e parte del Parco Regionale dell’Appia Antica, dove troneggiano i resti di ben sette acquedotti romani.

Inutile dire in tutto questo incredibile paesaggio di ruderi monumentali e verde sconfinato  quanto ci si possa riconciliare con la natura organizzando percorsi a piedi o in bicicletta e visite ai resti dei sette acquedotti, testimoni della grande abilità ingegneristica dei Romani.

Questo luogo fu anche ricovero degli sfollati nel secondo Dopoguerra, e per ia sua vicinanza con gli Studios di Cinecittà, anche set d’accezione se non autentico “protagonista” in diversi film come “La dolce vita” di Federico Fellini, “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini (leggi qui) e “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino.

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