Violenza di genere. “I giovani non sono migliori dei lori padri”. E’ quanto emerge dai dati forniti dalle associazioni, che si battono per arginare il fenomeno. A denunciarlo era stato prima il centro antiviolenza di via Titano, la struttura gestita dell’associazione Lucia Y Siesta. Ora torna sull’argomento anche “Differenza Donna”. Le giovanissime, in certi casi più delle loro madri, sono vittime della violenza da parte dei compagni o degli ex fidanzati.
Violenza di genere: intervista alla referente sportello codice rosa Ospedale Grassi di Ostia
Referente sportello Codice Rosa Ospedale Grassi, Federica Cipollini: “Ora si parla molto di più del fenomeno della violenza di genere. Quindi c’è maggiore sensibilizzazione, formazione e prevenzione: ciò permette alle giovanissime ad avere gli strumenti per riconoscere la violenza”.
“Sono giovanissime donne fidanzate che non convivono, che hanno relazione con un partner, con un coetaneo, che vieta loro di uscire, vieta loro di avere delle amicizie, che comincia ad avere comportamenti aggressivi che sfocia nella violenza fisica. Poi c’è la violenza degli ex partner che non accetta la decisione di essere stati lasciati. Il fenomeno della violenza di genere è un fenomeno sociale, culturale che si è sviluppato negli anni e che appartiene e “attraversa” tutte noi donne.
Un elemento molto più presente in queste dinamiche rispetto al passato è sicuramente la rete. Anche tra le giovanissime, come per le loro madri, l’emancipazione economica non funziona da deterrente rispetto alla violenza che può riguardare tutte. L’unica regola che vale sempre: allontanare il carnefice ai primi segnali.
Il servizio di Mara Azzarelli.
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