Ostia, perde la fede nuziale simbolo di 60 anni d’amore: l’appello per ritrovarla

L'appello della figlia Rita Anna "Vi prego di aiutare mio padre Clemente a ritrovare l'anello nuziale, per lui era tutto, lo ha perso il giorno prima del suo 60esimo anniversario di matrimonio e non si dà pace"

Il signor Clemente Giorgio il giorno del suo matrimonio con la moglie Teresa Viserti, il 9 aprile del 1962

Questa è una storia toccante come poche ultimamente ne abbiamo sentite, una storia legata ad una fede nuziale che è e resta il simbolo di un amore puro scoccato il 9 aprile del 1962, 60 anni fa, l’amore tra Clemente Giorgio e sua moglie Teresa Viserti.

L’appello della figlia Rita Anna “Vi prego di aiutare mio padre Clemente a ritrovare l’anello nuziale, per lui era tutto, lo ha perso il giorno prima del suo 60esimo anniversario di matrimonio e non si dà pace”

L’8 aprile, venerdì della settimana scorsa, durante una visita medica di routine, il signor Clemente, per anni valente operaio edile, con due figlie, Rita Anna e Nadia, si è recato alla Clinica del Lido in viale del Lido e come ogni santo giorno da oltre mezzo secolo, aveva la sua fede in oro giallo al dito.

Sfortunatamente all’ingresso della clinica ha usato il gel detergente di quelli che se ne trovano a bizzeffe in ogni locale, soprattutto nelle strutture sanitarie e si è disinfettato le mani.

Come ci racconta disperata la figlia Rita Proprio in quel momento è altamente probabile che a contatto col liquido detergente la fede gli sia volata via dalla mano e caduta a terra, mio padre ha subito avuto il sentore che qualcosa gli mancasse e ha visto un altro anziano signore, che raccoglieva qualcosa da terra, sempre all’interno della clinica”.

“Questo – spiega – è l’unico flash che ricorda, ma non ci ha dato peso, anzi, voleva aiutare quell’uomo, credeva che stesse cercando di recuperare a terra una moneta, ha sentito un rumore metallico di qualcosa che sbatteva a terra, ha visto che quest’uomo la prendeva e la metteva via”.

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Un giovanissimo Clemente Giorgio balla con la fede nuziale al dito assieme alla moglie, il giorno del matrimonio

“Molto probabilmente, anzi, quasi certamente, aggiunge la figlia del signor Clemente, 86 anni, novello sposo già a 25 – era la fede di papà”.

Ma il guaio è che poi il signor Clemente è uscito dalla Clinica ed è andato a casa e si è messo a pranzo, e lì si è accorto della fede mancante, grazie ad una delle due figlie, Nadia, che gli ha detto: “Papà, domani, 9 aprile, è il giorno del tuo sessantesimo anniversario di matrimonio con mamma Teresa, facciamo una foto di voi due con le fedi in bella mostra”.

E lì si è accorto del patatrac, perché, verso l’ora di pranzo, il signor Clemente ha notato che non aveva più il tanto amato anello.

Immediata la corsa alla clinica il giorno stesso e la richiesta di poter usufruire dei video delle telecamere a circuito chiuso, ovviamente spiegando l’accaduto, ma il management della struttura sanitaria ha detto “no” per motivi di privacy.

Sta di fatto che il signor Clemente non vuole un’altra fede, dopo averla portata con passione e orgoglio familiare per 60 anni, e la figlia Rita dichiara in proposito che “Papà, anche per i suoi 86 anni, anche se è un uomo forte, fortissimo che ha sempre pensato alla famiglia e alle figlie, alla mamma, sta soffrendo tantissimo per questa perdita e non si dà pace, perché dice ‘proprio il giorno prima dell’anniversario la dovevo perdere, questo non è un banale portafoglio con dei soldi dentro, in quell’anello c’è tutto il mio amore per tua mamma, l’amore di una vita intera”.

Una famiglia modello, con la mamma Teresa Viserti – casalinga – e le due figlie, Rita  Anna e Nadia, che adesso cercano di far forza al povero papà affranto per la perdita del prezioso gioiello.

Parallelamente, loro che usano la tecnologia, si sono attivate sui social in svariati gruppi di cittadini di Ostia e, come spiega RitaSaremo estremamente generosi ovviamente con chi ritroverà l’anello, perché il valore affettivo per papà è davvero inestimabile, non se lo toglieva mai, né per dormire né per lavorare, ci faceva di tutto, e quel maledetto detergente lo ha fatto scivolare a terra. Io mi appello anche a quel signore che probabilmente lo ha raccolto, non me la prendo con lui, gli chiedo solo, visto che era anziano come papà, se qualcuno lo conosce, di dirgli che stiamo cercando l’anello. Putroppo capisco che non usi internet e non abbia facebook, così come non lo ha papà”.

Intanto, dice “ringrazio voi della redazione di canaledieci.it per il servizio che state svolgendo, noi non ci arrenderemo e per papà già leggere questo articolo e sapere che in tanti si stanno dando da fare per aiutarlo, potrebbe ridurre il suo dolore che, glielo assicuro, al momento è davvero incommensurabile”.

“Per lui smarrire quella fede è un fatto gravissimo, è un uomo tutto d’un pezzo molto legato ai valori di una volta e al matrimonio, alla mamma, per lui non era un semplice oggetto”.

Adesso, chi sa, aiuti il signor Clemente a ritrovare il sorriso, il sorriso di un 86enne che da 60 anni è fedele alla moglie e alla famiglia e merita di veder brillare nuovamente i suoi occhi nell’oro della tanto amata fede.

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