Dragona, per la donna caduta nel parco si indaga per omicidio colposo

Giovanna Pietroni era stata soccorsa nel parco sabato, pare perché caduta mentre rincorreva il cane, ed era morta l'indomani: la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di Giovanna Pietroni, la 76enne romana, soccorsa nella mattinata del 9 aprile al Parco del Drago a Dragona, mentre passeggiava col cane del figlio, e morta l’indomani al San Camillo.

Giovanna Pietroni era stata soccorsa nel parco sabato, pare perché caduta mentre rincorreva il cane, ed era morta l’indomani: la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo

Le fratture interne e l’edema cerebrale, così come ipotizzato in un primo momento, sono state veramente causate dalla caduta nel parco, e nel caso precisamente dove e come, oppure l’anziana è stata vittima di una aggressione? Sono i quesiti a cui il pm Simona Marrazza intende dare una risposta.

In mattinata il magistrato ha disposto l’autopsia che sarà eseguita oggi pomeriggio dal medico legale dell’Università Tor Vergata Silverio Mauriello.

Un parco nel degrado

Nei mesi scorsi il Comitato di quartiere aveva chiesto più volte l’affidamento del parco relegato nel degrado. “E’ in completo abbandono. Non è illuminato. E i giochi sono pericolosi”, avevano denunciato alcuni volontari del Comitato a Canaledieci (leggi qui).

L’ultimo allarme nel parco risale proprio a sabato quando Giovanna Pietroni viene trovata a terra. Sembrava una caduta non grave, ma poi le sono state trovate lesioni su tutto il suo corpo e anche l’edema cerebrale.

Gli operatori sanitari dell’ospedale Grassi i primi a soccorrerla ne avevano subito disposto il trasferimento dal pronto soccorso di Ostia al San Camillo dove poi è morta. Secondo i primi accertamenti la donna stava portando a passeggio il Golden Retriver del figlio fuori per qualche giorno.

Sembra che la 76enne sia caduta nel parco per correre dietro al cane, e che ad aiutarla subito e a chiamare i soccorsi siano stati due ragazzi in quel momento presenti.

L’anziana aveva poi ripreso conoscenza, e all’arrivo dei soccorsi dell’Ares, 118 avrebbe mostrato anche resistenza a farsi visitare e ad andare in ospedale.

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