L'”Ifo-Regina Elena” chiede alla Regione di riparare il robot per le operazioni più complesse

"Da Vinci", robot ad alta tecnologia per lo svolgimento delle più complesse operazioni di micro-chirurgia e per le patologie oncologiche, acquistato nel 2013, è guasto dal 2019

Photo Credits Medical Excellence.tv

Senza l’aiuto di “Da Vinci”, il complesso robot dedicato alle operazioni chirurgiche più complesse, l’ospedale Ifo-Regina Elena si scopre più debole davanti alle impellenti necessità mediche dei suoi pazienti e da anni ne chiede la riparazione alla Regione Lazio.

“Da Vinci”, robot ad alta tecnologia per lo svolgimento delle più complesse operazioni di micro-chirurgia e per le patologie oncologiche, acquistato nel 2013, è guasto dal 2019

Uno strumento altamente tecnologico e sofisticato senza cui è di fatto impossibile eseguire gli interventi nelle aree più complesse del corpo umano, grazie alla sua interfaccia tridimensionale di ultima generazione – grazie a “lui” sono possibili interventi di chirurgia digestiva, toracica ed urologica altrimenti impossibili da svolgere – e comprato nel 2013, è diventato un vero strumento d’eccellenza che però è andato k.o. nell’ormai lontanissimo 2019.

Perché? Semplice quanto grave mancanza dei “pezzi di ricambio” che non si riescono più a reperire sul mercato, come spiegato in una nota dalla azienda ospedaliera, che nel frattempo ha visto scadere il contratto di comodato d’uso della durata di 1 anno del robot sostitutivo.

Si rischia pertanto un grosso e degradante passo indietro nella fornitura delle prestazioni finali al paziente e quindi L’Ifo non vuole più utilizzare Un solo robot chirurgico, perché – come rammenta l’ospedale – non basta più per il volume di operazioni da svolgere, con una enorme necessità di potenziare i sistemi robotici di chirugia mini-invasiva, in particolare su malattie tumorali che altrimenti non sarebbero trattabili”.

Un vitale vantaggio tecnico-scientifico di cui l’ospedale “Regina Elena” vuole tornare presto ad usufruire perché appunto, dà grossi vantaggi terapeutici e su pazienti che arrivano già debilitati da pesanti terapie oncologiche.

Dalla Pisana, per tutta risposta, la Regione Lazio ha invitato l’Istituto Regina Elena a inviare uno “studio di fattibilità” da proporre al Nucleo di valutazione regionale per l’autorizzazione del nuovo finanziamento e dell’acquisto di nuovi robot e – quanto meno – delle componenti che permetteranno a “Da Vinci” di tornare in piena funzione.

E il problema del robot chirurgico non è il solo da risolvere per l’Ifo, dato che tutto il “parco apparecchiature” è assai vecchio e obsoleto e va rinnovato.

Tutte le apparecchiature mediche di alta tecnologia del nosocomio romano in questione hanno una età media di 9 anni e mezzo fino a un massimo di macchinari che non vengono aggiornati da ben 20 anni.

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