Eseguiti stamattina dalla Digos nove arresti tra Acilia e Roma per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana da smerciare oltre che sul lungomare, a Torpignattara, Primavalle e la Marranella.
Eseguiti nove arresti, all’appello mancano tre fuggitivi. Smerciavano cocaina, marijuana e hashish
Gli arrestati, italiani e albanesi, con base ad Acilia, acquistavano grossi quantitativi di droga che una volta trasportati su autovetture intestate a terze persone venivano occultati in magazzini e box. A disporre gli arresti la Dda di Roma.
Tra gli arrestati anche Elsa Lila una nota cantante albanese cresciuta in Italia: per conto della organizzazione – in base alla ricostruzione della Dda – sarebbe stata utilizzata per la contabilità e in alcune circostanze come custode dei guadagni oltre che a fornire ospitalità a un complice. La cantante e musicista in passato aveva partecipato a più programmi tv anche sulla Rai, come Destinazione Sanremo dove è stata presentata sul palco da Pippo Baudo.
Altro nome di spicco Bardhi Petrit, anche lui albanese, un pugile dilettantistico, conosciuto come ‘Titi’: nel 2015 era già stato coinvolto in indagini della finanza che lo avevano protagonista anche della banda di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, il capo ultrà Laziale ucciso nell’agosto 2019. In questo caso in qualità di partecipe all’organizzazione avrebbe fornito al gruppo capeggiato da Arindi Boci i contatti degli acquirenti facendo valere la sua caratura e i suoi contatti con la criminalità romana.
Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 5 kg di cocaina, 43 kg di marjuana e 82 Kg di hashish.
L’ordine di cattura riguarda altre tre persone – due cittadini albanesi ora latitanti e un cittadino romano evaso dagli arresti domiciliari – mentre un quarto indagato nel frattempo è morto.
Alcuni di questi soggetti erano già emersi in precedenti attività d’indagine della locale Squadra Mobile, seguite poi da un’Ordinanza applicativa di misure cautelari personali, richiesta dalla Procura capitolina ed emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, che avevano disarticolato alcune piazze di spaccio nelle zone di Torpignattara e Marranella.
Gli elementi d’indagine raccolti hanno evidenziato gli stretti rapporti intercorrenti tra il fornitore dell’associazione attiva a Torpignattara e un soggetto albanese conosciuto nel panorama criminale romano per i legami con Z. A. e D. E., elementi apicali delle organizzazioni criminali albanesi attive a Roma – in particolare in zona Acilia – consentendo di individuare una ulteriore compagine criminale di matrice albanese, dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
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