La misura cautelare impartita dal giudice gli imponeva di restare lontano almeno cinquecento metri dalla ex fidanzata, ma un quarantenne romano l’ha violata nel peggiore dei modi. Nei giorni scorsi usando la massima accortezza per non farsi sentire ha aperto con la chiave l’appartamento di lei per introdursi di soppiatto. E’ accaduto in un condominio a Portonaccio. Da lì a poco, però, l’arresto in flagranza di reato.
Viola il divieto di avvicinamento infilandosi di soppiatto in casa della ex usando una chiave, arrestato
La donna, infatti, terrorizzata proprio perché in passato era stata stalkerizzata e minacciata, si è precipitata in strada urlando dopo averlo trovato sull’uscio. Stava rientrando a casa e ha temuto il peggio. Un sottufficiale dei carabinieri assegnato al Quirinale, in quel momento in borghese e libero dal servizio, però ha avuto la prontezza prima di soccorrere lei e poi di bloccare l’ex compagno che cercava di raggiungerla. Sul posto poi sono intervenuti poi i carabinieri della stazione più vicina che hanno sbrigato le pratiche per l’arresto.
Il pm di turno anti violenza della procura di Roma ha avallato l’arresto immediato, raro per la fattispecie. In genere infatti le violazioni al divieto di avvicinamento alle vittime vengono segnalati in procura e poi dopo le valutazioni del magistrato si procede a richiedere o meno l’aggravamento della misura al giudice per le indagini preliminari. La misura – riscontrata la veridicità delle segnalazioni – di solito viene aggravata con gli arresti domiciliari o il carcere.
In questo caso l’uomo – che era indagato per maltrattamenti in famiglia e stalking – è stato ammanettato e trasferito direttamente a Regina Coeli. L’arrestato in passato aveva finto di aver gettato la chiave dell’appartamento della ex per rassicurarla, invece, ne aveva fatto una copia. L’uomo si è giustificato in maniera disarmante: “Volevo solo riprendere le mie cose”.
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