Covid in risalita. E spunta la sottovariante Omicron 2

L’Istituto Superiore di Sanità segnala una inversione di tendenza nell’ultima settimana riguardo all’incidenza e all’indice di trasmissibilità del Covid

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Indici Covid in risalita e preoccupazione per l’isolamento dei primi casi di sottovariante Omicron 2 in Italia. L’Istituto Superiore di Sanità segnala l’inversione di tendenza e si raccomanda di non abbassare la guardia in questa delicata fase pandemica.

L’Istituto Superiore di Sanità segnala una inversione di tendenza nell’ultima settimana riguardo all’incidenza e all’indice di trasmissibilità del Covid

Il virus SarsCoV2, dopo settimane di decrescita, rialza la testa: risalgono infatti questa settimana sia l’incidenza, a 510 casi per 100mila abitanti, sia l’indice di trasmissibilità Rt a 0,84. Continua invece il calo dei ricoveri, ma anche questo parametro potrebbe risalire a breve, avvertono gli esperti.

Negli ultimi 7 giorni, secondo i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, c’è stata dunque un’inversione nell’andamento della curva epidemica con una crescita dei nuovi contagi in tutte le Regioni, e questo, secondo l’epidemiologo Cesare Cislaghi, sarebbe imputabile innanzitutto ad un allentamento delle precauzioni da parte della popolazione. A favorire l’incremento dei parametri epidemiologici anche le basse temperature.

In questo contesto, secondo la nuova ordinanza del ministro della Salute, otto Regioni passano in area bianca da lunedì. Salgono così a 17 le Regioni bianche, mentre 4 restano in giallo (Calabria, Lazio, Marche e Sardegna). «Dopo diverse settimane di decremento, l’incidenza è tornata a salire e anche l’Rt ha una tendenza all’aumento anche se resta sotto 1. Il tasso di occupazione di area medica e intensiva è rispettivamente al 12,9% rispetto al 14,7% della settimana precedente e al 5,5% rispetto al 6,6% della scorsa settimana, ma anche se vediamo un calo delle ospedalizzazioni notiamo però un aumento nel numero dei casi – osserva il direttore Prevenzione del ministero, Gianni RezzaQuindi la circolazione virale resta piuttosto elevata, ed è bene affrontare questa fase mantenendo comportamenti prudenti». Infatti, spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, «anche se l’occupazione ospedaliera continua a decrescere, sappiamo che c’è sempre un intervallo di tempo tra quando si muove la circolazione del virus in termini di incidenza e gli effetti in termini di necessità di ricovero».

Da qui la necessità di «rispettare le misure e di completare la copertura vaccinale», poichè «c‘è stata un’inversione del trend, da una decrescita ad una curva che ricomincia a salire, con la circolazione del virus – rileva Brusaferro – che resta più intensa tra i più giovani».

Aumenta il covi delle carceri

«Dopo settimane di netta di discesa, si registra una preoccupante inversione di tendenza nell’andamento del contagio da Coronavirus nelle carceri. Rispetto a tre giorni fa, i dati forniti nel pomeriggio dall’Ufficio Attività Ispettiva e di controllo del Dap fanno segnare un seppur contenuto aumento dei positivi al Covid-19 sia fra i detenuti, che passano da 1.062 a 1.065, sia tra gli operatori, che da 1.086 diventano 1.114». Lo riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

La sottovariante Omicron 2

Primi casi della sottovariante Omicron 2 in Abruzzo. Sono almeno una trentina e sono emersi nel giro di pochi giorni, secondo gli esperti del laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’Università degli studi ‘d’Annunzio’ di Chieti, che si occupa delle attività di sequenziamento. Sequenziato il primo caso riconducibile alla sottovariante, sono ora in corso le attività di tipizzazione di altri campioni risultati positivi negli ultimi giorni, ma per gli addetti ai lavori, come avvenuto già con la Omicron, non ci sono grossi dubbi, perché i casi sospetti vengono sempre confermati dagli accertamenti.

Legittima la sospensione dallo stipendio

Infine, il Tar del Lazio ha ritenuto che siano pienamente legittimi i provvedimenti con i quali la Pubblica amministrazione ha disposto la sospensione dal servizio e dalla retribuzione di chi non ha proceduto ad assolvere all’obbligo vaccinale.

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