Roma: sequestri e sanzioni per oltre 90mila euro a Roma, una delle città sorvegliate speciali nell’operazione “Metropoli” effettuata dalla Guardia Costiera tra Milano e la Capitale nelle ultime ore. Passati al setaccio soprattutto mercati ittici ed esercizi commerciali, con il risultato del sequestro di oltre 1000 tonnellate di prodotto ittico, solo tra Roma e provincia. Più del doppio del 2021.
Mercati ittici, negozi e ristoranti, al centro dei controlli della Guardia Costiera nella Capitale: sequestri e multe per oltre 90mila euro
Si è conclusa nelle scorse ore l’operazione complessa della Guardia Costiera denominata “Metropoli”, una due-giorni di ispezioni e controlli per garantire la provenienza del prodotto ittico che giunge sui tavoli della ristorazione.
I controlli nel Lazio, si sono concentrati principalmente a Roma, una delle metropoli italiane nella quali si attesta il maggior consumo di prodotti ittici, attraverso operatori della ristorazione etnica-orientale che promuovono formule “All you can eat”.
Qui sono state effettuate verifiche in 66 esercizi commerciali per contrastare l’offerta di una scarsa qualità del prodotto servito, spesso correlata al taglio del costo. Elevate sanzioni amministrative in 58 attività per un importo di oltre 90mila euro.
I controlli degli operanti della Guardia Costiera si sono concentrati anche al Centro agroalimentare di Guidonia (Roma), uno dei maggiori poli di approvvigionamento nazionale di prodotti ittici. Al termine delle verifiche sulle attività di ristorazione e vendita di prodotto ittico, solo a Roma e provincia sono state sequestrate 1.396 tonnellate di prodotto ittico, e nella Capitale due ristoranti sono stati chiusi in collaborazione con le autorità sanitarie per gravi carenze igienico sanitarie.
Gli illeciti più ricorrenti riscontrati nell’operazione sono legati all’inosservanza delle norme sulla tracciabilità del prodotto ittico, cartina di tornasole della sua qualità. Ma in molte circostanze a determinare le sanzioni è stato il riscontro del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare, e soprattutto per quanto attiene alla conservazione del pescato e all’inosservanza delle disposizioni inerenti l’igiene dei prodotti e dei locali.
Quest’ultima attività è stata svolta grazie al coinvolgimento delle autorità sanitarie territorialmente competenti, intervenute sul posto quando necessario.
L’intera operazione è stata coordinata dal Centro Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, i due Centri di Controllo Area Pesca dei comandi regionali del Lazio e della Liguria, che nelle settimane precedenti, hanno svolto sul territorio anche un’attività di monitoraggio e raccolta informazioni utili per l’individuazione di obiettivi sensibili, pianificando le successive verifiche.
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