Evoluzione tecnologica, unificazione dei sistemi di telecontrollo, efficienza energetica e attenzione all’ambiente: così è cambiata la centrale di Tor di Valle attraverso un modello di innovazione che mette al centro i cittadini e il territorio.
Il singolare episodio si è manifestato questa mattina, 23 febbraio, in uno dei quartieri serviti dalla centrale di Tor di Valle utile al teleriscaldamento
Ma anche, come è possibile vedere dal video, qualche pericoloso disservizio, con l’acqua calda che esce dall’asfalto al Torrino ed i commenti in rete si sprecano, tra l’allarmato e il preoccupato e chi documenta con foto la pronta azione di riparazione del guasto. C’è su facebook chi dice “Bisogna chiamare i vigili del fuoco”, altri che ravvisano come questo fenomeno sia già accaduto saltuariamente, dicendo “Una volta è successo all’altezza del mio civico il 16 e avevano chiamato per un primo intervento i vigili del fuoco poi l’acea che ha eseguito la riparazione” e altri che, nel dibattito in rete, commentando il post spiegano “Si tratta di fumo di vapore acqueo non di bruciato. Chi ha il teleriscaldamento dovrebbe chiamare Acea”.
A Tor di Valle, tra la riva del Tevere e via Ostiense sorge la Centrale termoelettrica che genera elettricità e fornisce energia termica alle zone di Mostacciano, Torrino sud e Mezzocamino.
Negli ultimi anni la Centrale di Tor di Valle è stata completamente rinnovata e potenziata: oggi infatti è dotata di un moderno impianto di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) alimentato a gas naturale. La cogenerazione è da sempre il fiore all’occhiello di questa centrale: l’energia termica prodotta, infatti, non viene dispersa nell’atmosfera ma, grazie alla rete di teleriscaldamento, viene portata nelle case dei cittadini e usata per riscaldare gli ambienti.
I numeri del teleriscaldamento a Roma
50 km di Rete
300 edifici
40.000 abitanti
3.200 utenze
L’ammodernamento della centrale è stato accompagnato anche da un’altra importante innovazione: l’adozione di un’unica piattaforma software per la gestione centralizzata da remoto di tutti gli impianti di produzione elettrica.
In questo modo, possiamo monitorare e gestire l’intera infrastruttura da remoto attraverso un unico sistema, per garantire al cittadino un servizio continuo, di qualità e sempre efficiente. Il sistema, che progressivamente verrà esteso a tutti gli impianti idroelettrici e in futuro al fotovoltaico, si chiama Wonderware e presenta anche altri vantaggi come l’automazione e la storicità. Grazie al dialogo costante tra la rete e la centrale, la produzione di energia si autoregola aumentando o diminuendo in base alle richieste. Mentre la creazione di un database con lo storico di dati sulle performance degli impianti semplificherà la valutazione e la pianificazione di interventi di manutenzione
L’unicità del modello di innovazione di Tor di Valle è anche nell’attenzione all’ambiente. Insieme al traffico, il riscaldamento domestico rappresenta la principale causa di inquinamento nelle grandi città. Il teleriscaldamento consente di risparmiare tonnellate di combustibile proprio perché alimentato da una centrale che produce contemporaneamente energia elettrica e termica. In più la centrale è alimentata a gas naturale che consente di ridurre sensibilmente l’emissione di CO₂ dell’impianto.
Ma l’ambiente è centrale anche nel futuro dell’impianto di Tor di Valle. Acea infatti sta valutando come rafforzare la sinergia tra la centrale e il vicino impianto di Depurazione di Roma Sud, gestito da Acea Ato 2: con la costruzione della nuova centrale oggi il depuratore è alimentato direttamente dall’energia elettrica prodotta dalla centrale, ma domani la collaborazione potrebbe estendersi anche alla produzione di energia da fonti rinnovabili in particolare attraverso l’impiego di biogas prodotti dai fanghi di depurazione.
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