Roma-Lido: da domani 6 treni in servizio e corse ogni 26 minuti

Si discuterà anche della riattivazione della tratta Magliana-Piramide sulla Roma-Lido

roma-lido

Alla fine le richieste dei pendolari della Roma-Lido sono state ascoltate. Da domani, 23 febbraio, saranno sei i treni in servizio sulla Roma-Lido (leggi qui).

Infatti, al termine dell’iter di valutazione del rischio, con esito positivo, sono tornati a disposizione tre rotabili MA200 per la Roma-Lido. “Pertanto, da domani – ha annunciato in una nota l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè – sulla tratta viaggeranno 6 treni con la conseguente stabilizzazione del servizio con corse ogni 26 minuti“.

Roma-Lido: riaprirà l’intera tratta?

“Chiederò ad Atac – aggiunge Patanè – compatibilmente con il materiale rotabile disponibile, di verificare la possibile riattivazione della tratta Piramide-Magliana (leggi qui) e intensificare le corse nell’ora di punta per ridurre i disagi dei pendolari”.

Un annuncio che arriva nel corso di una giornata nera per i pendolari della Roma-Lido, con corse rimodulate ogni 40 minuti e utenti esasperati (leggi qui).

Roma-Lido, il comitato Pendolari: ” I treni aggiuntivi viaggeranno poco sulla linea. Vi spieghiamo perché. Entro aprile speriamo in otto convogli”

Tiepida la reazione del Comitato Pendolari della Roma-Lido che scrive: “Arrivano tre treni ma faranno le riserve, non saranno operativi, cioè la frequenza rimane a 26′. Il Comitato Pendolari della Roma-Lido incontrerà l’Assessore Patané venerdì 25 febbraio, anche per chiedergli di metterli in linea, per ridurre da subito la frequenza a 18 minuti.

“Sono i tre treni MA200 promessi in rientro dall’Assessore comunale, Eugenio Patanè fin dal 10, poi dal 17 gennaio e poi da fine gennaio scorso – spiega Roberto Spigai del comitato pendolari – Abbiamo una idea dei contenuti che Atac darà alle proprie direttive interne sull’uso di quei treni. Su quelle rotabili sono state fatte solo verifiche e controlli “mitigativi’ dei rischi di uso dei convogli, non certo Revisioni Generali o sostituzioni di componenti fondamentali.

I tre MA200 rientrati dopo il blocco di ABSFISA saranno sempre soggetti a operazioni di verifica e manutenzioni di ripristino, che crescono quando i tre convogli viaggiano di più. Spesso, a turno, li dovranno fermare per controlli. Siccome le manutenzioni le dovranno validare esperti esterni ad Atac pensiamo che cercheranno di farli viaggiare il meno che potranno.

Di positivo oggi c’è invece che in Aula Giulio Cesare si è parlato molto di Roma Lido. I contenuti dell’OdG n.61 , approvato oggi in Assemblea Capitolina, che impegna la Giunta allo spostamento di due treni dalla Metro, resta pienamente necessario. Ci servono 6 treni contemporaneamente in linea più due riserve per tornare all’orario a 15 minuti su intera linea. Forse li avremo da fine aprile”, conclude Spigai.

Metro B, giornata nera

Anche le linee B e B1 stanno vivendo una giornata nera: nell’ultima comunicazione di Atac la tratta tra Castro Pretorio e Monti Tiburtini e tra Bologna e Jonio è ferma a causa dell’interruzione dell’energia elettrica.

Alle 16 la linea B è stata riattivata completamente. Interrotta la B1 (da Bologna a Jonio) e sostituita da servizio bus navette.

Il Campidoglio ha approvato il Pums: al centro la Cura del Ferro

Oggi l’Assemblea Capitolino ha approvato il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).

Il Pums è il programma sulla mobilità dei prossimi 10 anni basato su infrastrutture su ferro “Abbiamo in progetto i prolungamenti della metro A, oltre Battistini verso Torrevecchia da un lato e verso Monte Mario dall’altro, e della B, che dovrà proseguire oltre Rebibbia fino a Casal Monastero. Poi la prosecuzione della metro C con le tratte T1 e T2, e C2 nello scenario tendenziale, e poi la linea D”, ha affermato l’assessore capitolino alla mobilità Eugenio Patané.

“La rivoluzione del ferro si deve fondare oltre che sulle metropolitane anche sulle linee tranviarie, a cominciare dalle quattro commissariate: la Termini-Vaticano Aurelio, la linea sulla Togliatti, la Termini-Giardinetti-Tor Vergata e la linea di congiungimento tra piazzale del Verano e la stazione Termini. Accanto abbiamo altre sette linee tranviarie, già in progettazione di fattibilità tecnico economica, che disegneranno da qui al 2030 una città con 17 linee tram”, ha concluso l’assessore.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Metro B1 sospesa e Roma Lido rallentata, mattinata nera per i pendolari