Fiumicino, crisi del trasporto aereo: 20mila lavoratori senza occupazione (VIDEO)

Crisi del trasporto aereo: ventimila lavoratori senza occupazione ed in attesa di risposte dal Governo, altri diecimila in cassa integrazione

Crisi del trasporto aereo. Ventimila lavoratori senza occupazione ed in attesa di risposte dal Governo, altri diecimila in cassa integrazione che stanno attendendo di poter rientrare in servizio. Sono questi alcuni dei numeri della crisi del settore del trasporto aereo che non accenna ad arrestarsi.

L’UGL trasporti chiede interventi immediati per evitare il collasso del settore. La crisi del trasporto aereo generata dalla pandemia ha prodotto un pesante ed inaspettato tracollo dei volumi di traffico e di conseguenza di fatturato per tutti i soggetti della filiera che vede al suo interno oltre alle compagnie aeree, i gestori aeroportuali, le società di handling e quelle di catering.

Il settore ad oggi non ha visto alcuna ripresa dei traffici e le previsioni nel breve periodo non sono di certo confortanti. L’allarme è lanciato dall’Ugl Trasporto Aereo che chiede interventi urgenti.

Crisi del trasporto aereo: le voci dei sindacalisti

Riccardo Nucci, Responsabile Dip. Nazionale UGL Assistenti Volo: “Oggi ventimila dipendenti sono senza lavoro e senza risposte dal Governo. L’avvento delle low cost e le politiche economiche del Governo non danno spazio a una ripresa occupazionale. Abbiamo circa diecimila lavoratori in aziende diverse italiane che sono in cassa integrazione e che stanno aspettando di riprendere il lavoro”. 

Marco Di Domizio, Coordinamento Segr. Ugl Alitalia: “Non abbiamo nessuna azienda del territorio che non sta in cassa integrazione. La risposta la deve dare la politica che deve mostrare coraggio. Bisogna iniziare a parlare di ricollocazioni. Nel Lazio il trasporto aereo è la prima vera industria. Se non si agisce sarà dramma sociale”.

Trasporto aereo, sindacati: firmato memorandum con Atitech su acquisizione ramo manutenzione Alitalia

Intanto, è stato firmato oggi un memorandum of understanding tra le organizzazioni sindacali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo e la società Atitech in merito al processo di acquisizione del ramo maintenance di Alitalia in amministrazione straordinaria a cui parteciperà Atitech.

“Nell’accordo sono stati inseriti alcuni punti qualificanti che valutiamo in modo positivo – proseguono le organizzazioni sindacali – primo fra tutti la tutela dell’occupazione nei siti produttivi di Fiumicino e Napoli, ma anche la previsione di progetti di investimento e crescita con l’ampliamento delle lavorazioni anche su aree di business che fino ad ora sono state poco valorizzate come ad esempio la manutenzione dei motori, dei carrelli e di altri componenti che fino a questo momento è stata effettuata all’estero”.

“L’intesa inoltre pone le basi per ricostruire in Italia un polo industriale altamente strategico come quello delle manutenzioni aeronautiche, settore abbandonato e delocalizzato negli anni passati per gravi errori della politica. Riportare questo tipo di attività in Italia consentirebbe di garantire l’occupazione e di prevedere assunzioni fino a 3000 nuovi posti di lavoro”.

“Tutti questi comuni obiettivi – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo – dovranno ora tradursi in atti concreti e per questo serve che Atitech e Ita Airways raggiungano quanto prima un’intesa sul contratto di servizio e sull’assetto societario e che le istituzioni si facciano garanti del buon esito di questo processo al fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori”.

Il servizio video di Paolo Leone.

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