Viaggiare consapevole: si chiama “Promadic travel” la nuova tendenza turistica dei giovani

Cambiare approccio turistico contro la crisi climatica: è questo lo spirito del viaggio definito “Promadic travel”, e percorso dalle nuove generazioni

Viaggiare all’insegna della consapevolezza climatica, è questo il nuovo modo di fare turismo dei giovani in tempi di pandemia. Sperimentare il mondo viaggiando ma senza impattare troppo sul clima, è la preoccupazione infatti delle nuove generazioni, una tendenza che è stata denominata “Promadic travel”. Ecco di cosa si tratta.

Cambiare approccio turistico contro la crisi climatica: è questo lo spirito del viaggio definito “Promadic travel”, e percorso dalle nuove generazioni

Non è solo una moda il “Promadic travel”, ma la definizione di un modo molto preciso di viaggiare, all’insegna della consapevolezza della crisi climatica. E’ questa la nuova tendenza percorsa dai giovani viaggiatori di oggi, figli di un grave cambiamento climatico globale, percepito come qualcosa che non può essere rallentato se non attraverso un approccio eco anche nel turismo, ed un impegno di tutti. Così l’esperienza del viaggio, vissuta come una bandiera camuffata da svago, si trasforma in qualcosa di più significativo.

Spostarsi per il mondo diventa per il “Promad” (da “Progressive nomad” ossia “nomade progressista”), una nuova sfida per applicarsi nella causa collettiva, mettendo in atto un approccio alternativo ed eco-consapevole. Ma in che modo?

Il Promad è colui che ad esempio, nel viaggio, riflette sull’impatto dei propri spostamenti sull’ambiente, valuta il problema dell’overtourism – che sta mettendo in crisi alcune delle nostre principali città d’arte -, desidera avventurarsi verso mete remote, ma decide di farlo evitando viaggi aerei, e quando arriva in un posto nuovo, non si presenta solo come un consumatore, ma come portatore di valore ai territori e alle comunità che visita, guardando anche al cibo che consuma, e sostenendo chi adotta un approccio a chilometro zero.

“Legata alla sostenibilità, è la tendenza dei viaggiatori a supportare concretamente le comunità che li ospitanospiegano i ricercatori di “Design Hotel” e “The Future Laboratory”, autori delle studio su questa nuova tendenza -. La speranza facendo questo, è che i propri investimenti in loco, vengano poi messi a frutto attraverso azioni a sussidio della destinazione e di chi ci vive”.

Quanto durerà realmente questa tendenza appena esplosa, ma verosimilmente ancora molto bloccata dalla pandemia, non è dato sapere. Certo è che i viaggiatori consapevoli hanno già ottenuto un effetto almeno sugli Hotel, che stanno orientando sempre più i servizio offerti ai loro ospiti, nella direzione di pacchetti che affiancano al soggiorno esperienze uniche, e che coinvolgono le comunità locali.

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