Commerciante vittima di estorsione: quattro italiani coinvolti, tra Roma e Trevignano Romano

Estorcevano denaro ad un commerciante: ma all'ultimo appuntamento stabilito con la vittima, si sono presentati anche i Carabinieri 

controlli carabinieri roma

Roma: estorsione in concorso ai danni del titolare di un esercizio commerciale nella località di Trevignano Romano. Arrestati tre giovani ed il loro mandante. I dettagli.

Estorcevano denaro ad un commerciante: ma all’ultimo appuntamento stabilito con la vittima, si sono presentati anche i Carabinieri

Era attanagliato da richieste di natura estorsiva, il commerciante di Trevignano Romano, vittima dell’ultimo episodio che si è svolto nella sua attività locale alla fine del mese di gennaio. L’uomo, aveva già subito una richiesta simile in precedenza, ma mentre la prima volta se l’era cavata con poche centinaia di euro, sapeva che quei tre uomini si sarebbero ancora presentati all’interno del suo esercizio, per pretendere una cifra più consistente.

La segnalazione era ne frattempo giunta ai Carabinieri della Stazione di Trevignano Romano, che appreso di un nuovo appuntamento imminente, si sono presentati, riuscendo a bloccare i tre soggetti, due di 23enni e un 21enne, venuti a riscuotere la somma pattuita nel pomeriggio del 31 gennaio scorso, una richiesta di denaro di quasi 10mila euro.

Alla tentata estorsione di quella ingente cifra, fortunatamente intercettata dai militari e mandata in fumo, con l’arresto dei tre giovani tutti di nazionalità italiana, sono poi seguite le indagini che hanno permesso di scoprire il presunto mandante dell’attività illegale anche lui italiano.

Si tratterebbe di un uomo di Roma, che oltre ad essere indagato come mandante dell’estorsione, sarebbe stato anche l’esecutore materiale di un’altra precedente estorsione, perpetrata sempre ai danni della stessa vittima

Per tali reati il 2 febbraio scorso, i Carabinieri hanno quindi eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico, dal Tribunale di Civitavecchia su richiesta delle Procura.

Nel rispetto dei diritti degli indagati, questi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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