Fiumi di droga tra Milano e Roma: i carabinieri arrestano trafficanti falsi carabinieri

Scoperta e smantellata organizzazione dedita al narcotraffico: gli indagati sottraevano la droga alle bande rivali fingendosi appartenenti alle forze dell'ordine

Un maxi operazione anti droga è stata eseguita nella notte dai Carabinieri nel Nord-Italia e nelle Province di Roma e Forlì-Cesena, con l’arresto di 31 persone di origine straniera e il sequestro di oltre 640.000 euro e 800 kg di sostanze stupefacenti che, stavano per essere immesse nel mercato illegale della droga. I dettagli.

Scoperta e smantellata organizzazione dedita al narcotraffico: gli indagati sottraevano la droga alle bande rivali fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine

Eseguita nel corso della notte un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto complessivamente di 31 persone di origine straniera, risultato di un’articolata attività investigativa avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Monza Brianza nel 2017.

Gli indagati facevano parte di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti operante nel Nord-Italia e nelle Province di Roma e Forlì-Cesena, che in molti casi agivano sottraevano la sostanza stupefacente ad altre bande rivali con false perquisizioni e qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine.

I fatti

Si è conclusa oggi, con lo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti operante nel Nord-Italia e nelle Province di Roma e Forlì-Cesena la maxi operazione di contrasto al narcotraffico, iniziata nel 2017, e avviata con un procedimento penale della Procura di Milano nell’ambito del quale, il personale del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria aveva individuato alcuni soggetti dediti alla commissione di furti aggravati all’interno di box auto.

Tali furti, oggettivamente riscontrati dalle conversazioni intercettate, non risultavano però mai denunciati, così le indagini hanno permesso di capire che, in realtà, i soggetti che subivano i furti erano dei «pusher» a cui veniva sottratta la sostanza stupefacente.

La ricorrenza dei furti avveniva con un metodo preciso. Alcuni indagati, acquisivano informazioni per individuare gli spacciatori da cui rifornirsi, e dopo aver acquistato alcune dosi di stupefacente, li pedinavano utilizzando persino GPS e microcamere, per individuare i nascondigli dello stupefacente, e in seguito rubarlo.

In altre circostanze gli indagati si presentavano davanti alla porta dell’abitazione dei pusher simulando di essere poliziotti, e sottraendo la sostanza stupefacente da questi detenuta, durante le perquisizioni domiciliari. I pusher venivano poi lasciati  ammanettati all’interno degli appartamenti.

A conferma dell’abitudine di fingersi appartenenti alle forze dell’ordine, anche il ritrovamento di una pistola con matricola abrasa e delle placche dell’associazione Nazionale Carabinieri, utilizzate per simulare l’appartenenza all’Arma, per compiere furti e rapine in danno degli altri pusher rivali.

L’organizzazione importava droga dalla Spagna

L’organizzazione criminale, disponeva di due diversi canali di approvvigionamento della droga, importata direttamente dalla Spagna, attraverso corrieri di origine romena, che avevano a disposizione numerose armi, anche da guerra, detenute illegalmente, tra cui un kalashnikov con relativo munizionamento.

Uno dei componenti della banda, detenuto nella casa circondariale di Lodi per altra causa, continuava a coordinare gli approvvigionamenti di droga impartendo ordinazioni e comunicando attraverso apparecchi cellulari introdotti illegalmente nel penitenziario.

L’intera operazione ha quindi portato a numerosi sequestri di droga nelle province di Milano, Torino, Savona, Pisa, Firenze poiché le indagini si estendevano nel tempo ad altri gruppi criminali operanti al di fuori della Lombardia.

Sono infine 23 le persone arrestate in flagranza di reato, e 800 kg di sostanza stupefacente sequestrata. La conclusione delle attività investigative ha consentito acquisire elementi di reità a carico di 81 soggetti, sia italiani che extraUE (perlopiù nord-africani) nei confronti dei quali sono stati mossi complessivamente 186 capi di imputazione.

Dei soggetti indagati, 25 sono quelli per cui la Procura di Milano si è dichiarata competente in ordine alla commissione di almeno 60 episodi di spaccio, trasporto e compravendita di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana e cocaina (tra tentati e consumati), il porto illegale di armi comuni e da guerra ed il sequestro di euro 642.500 di denaro contante derivanti dal narcotraffico, mentre per gli altri soggetti si è in attesa delle determinazioni delle altre procure territorialmente competenti.

Alle prime luci di oggi è stata data esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale procura, nei confronti di 8 persone nelle province di Milano, Forlì-Cesena e Roma eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza.

Questi, di cui 7 sottoposti alla custodia cautelare in carcere e 1 agli arresti domiciliari, sono ritenuti responsabili della detenzione, vendita e commercio ai fini di spaccio di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, ma anche detenzione e/o porto in luogo pubblico di armi di provenienza clandestina e da guerra, riciclaggio, ricettazione, furto e rapine in concorso.

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