Mangiare veg: ai romani il primato italiano del consumo di cibo vegano

Le grandi città italiane ordinano cibo vegano: la prima in classifica per Uber Eats è Roma dove cresce anche l'offerta nella ristorazione veg e pokè

Roma: esplode il fenomeno Vegan in Italia. A confermarlo è Uber Eats, l’app partner di oltre 700.000 ristoranti e commercianti in più di 6.000 città in sei continenti, che in termini percentuali dichiara ben il 160% di ordini in più in un anno provenienti dalle catene di ristorazione vegane. Intanto, nonostante la tradizione veda da sempre Roma collegata ad amatriciana e carbonara, sembrerebbero proprio i romani i primi appassionati di cibo vegan.

Le grandi città italiane ordinano cibo vegano: la prima in classifica per Uber Eats è Roma dove cresce anche l’offerta nella ristorazione veg e pokè

Roma promossa la citta’ piu’ vegan d’italia, un titolo che le riconosce almeno Uber Eats, che durante l’ultimo mese, ha analizzato l’andamento della cucina e dei piatti vegani in Italia, dove stanno diventando un vero e proprio fenomeno, e sempre in crescita.

Tra primi dati, Uber Eats ha rilevato che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la cucina vegan ha registrato a livello generale un incremento pari al 160% degli ordini di pietanze a base vegetale. Anche i ristoranti stanno sempre più rispondendo a questa enorme domanda dato che il veganismo è sempre più diffuso: nell’applicazione di food delivery di Uber Eats, infatti, sono aumentati del 28% i ristoranti con opzioni vegane.

Ma ecco la sorpresa tra le località indagate: al primo posto delle “città più vegane’ in Italia si posiziona la Capitale subito seguita da Milano e Bologna, al secondo e terzo posto, e si fa per dire solo quarta e quinta, ci sono poi NapoliReggio Emilia ancora più sorprendente per tradizione culinaria legata alle preparazioni di carne (agnolotti e tortellini inclusi).

Nella classifica dei piatti più ordinati, invece, e più amati, in prima posizione si conferma il burger vegetale, seguito da ramen miso e ravioli vegetariani, ma molte altre preferenze sono cambiate.

Negli ultimi due anni sono poi cresciuti anche gli ordini di dolciumi di varia tipologia: cornetti integrali, all’aloe vera e alla marmellata, brownie alla banana e cioccolato, torte crudiste, tiramisù e plumcake all’arancia, tanto che, è veramente difficile ora non trovarli nella scelta dei profumati lieviti del bar per la colazione della mattina.

Per aiutare gli utenti della piattaforma e tutti coloro che si stanno avvicinando alla cucina vegan in generale, Uber Eats si è avvalsa del parere esperto di Evelina Flachi, Nutrizionista – Specialista in Scienza dell’Alimentazione Esperta in Nutrizione Funzionale – Educazione Alimentare, che afferma:

E’ molto importante nella scelta vegana mantenere un buon equilibrio nutrizionale soprattutto rispetto all’apporto proteico che possiamo ritrovare nella scelta dei giusti abbinamenti. I legumi sia freschi che secchi sono per questo molto utilizzati ma è importante sottolineare che forniscono in generale aminoacidi di medio valore biologico perché carenti di aminoacidi solforati come metionina e cisteina. Per questo possiamo scegliere ricette che li completano con altre proteine vegetali come i cereali, ricchi di questi 2 aminoacidi, ma poveri di lisina e triptofano presenti nei legumi dando al pasto un buon valore proteico assimilabile a quello della carne ma ovviamente con un valore calorico diverso”.

Un consiglio dell’esperta è anche quello di consumare ad ogni pasto, oltre a quelli cotti (leggi qui), anche degli ortaggi crudi perché maggiormente ricchi di antiossidanti e vitamine assimilabili oltre a semi oleosi e frutta secca nella dose di almeno 30gr al giorno utile a mantenere un buon apporto energetico individuale nella giornata.

Per variare, il consiglio è quello di consumare gli ortaggi anche sotto forma di estratti preparati con almeno 2/3 verdure di stagione e un frutto arricchiti a piacere con spezie come zenzero e curcuma o altro. Una sana alimentazione è fondamentale per una buona qualità di vita, ma è anche importante nutrirsi in modo consapevole, soprattutto se decidiamo di fare scelte alimentari per motivi etici o per curiosità o per variare la dieta abituale.

Mangiare veg: ai romani il primato italiano del consumo di cibo vegano 1

Dopo aver valutato le diverse motivazioni alla base della scelta alimentare vegana per i dati scientifici già oggi a disposizione, una recente pubblicazione del Ministero della salute riporta che la dieta vegana, come a maggior ragione quella vegetariana, può favorire un buono stato di salute nell’adulto, specialmente se correttamente pianificata e personalizzata anche con l’aiuto del nutrizionista, fondamentale per evitare eventuali carenze o squilibri nutrizionali nel tempo come del resto per qualunque regime alimentare prescelto.

Ma cosa significa fare una scelta vegana definitiva?

Una scelta vegana da adulti, richiede certamente il parere del proprio medico curante, che potrà consigliare degli adeguati esami del sangue da controllare nel tempo. Tenendo presente che un’alimentazione sana deve essere equilibrata nei nutrienti e varia nelle scelte, è quindi bene gustare anche saltuariamente le ricette vegane, tipiche anche della nostra tradizione mediterranea, perché possono aiutarci a riequilibrare una dieta troppo ricca e calorica. (Fonte dati Uber Eats gennnaio 2018 – gennaio 2022).

Il successo inaspettato anche del Pokè: il piatto tipico della cucina hawaiana

Se da una parte la cucina vegana spopola, dall’altra l’atmosfera ricreata dell’isola paradisiaca, e il Pokè, il piatto tipico della cucina hawaiana a base di pesce crudo, risponde.

Non abbiamo nemmeno finito di dire che i romani sono i più assidui consumatori e ordinatori di cibo vegano (con Uber Eats) che salta fuori la notizia dell’apertura del settimo store di Pokè, nel cuore del quartiere Appio-San Giovanni, a Piazza dei Re di Roma.

Una novità nella ristorazione, e anche questa in crescita che può trovare spiegazione anche in una specie di “moda strascico” del sushi, tanto amato dai giovani che incredibilmente sembrano preferirlo a pizza e patatine (leggi qui).

Una moda seguita dal centro alla periferia, considerando che anche nel X Municipio tra entroterra e litorale se ne contano già almeno due. A Ostia in viale Vasco de Gama e all’Axa in via Pindaro. E noi restiamo a guardare come evolverà anche questo fenomeno sul territorio.

Intanto Ami Pokè, la catena di pokerie che per prima ha portato nella Capitale questa tipicità della cucina hawaiana, apre il suo ennesimo store a Piazza dei Re di Roma: un locale di 150 mq, con un tavolo sociale che si struttura attorno ad un albero di banano di 3 metri. E l’atmosfera suggestiva di questo Hawaiian Bar, diventerà c’è da scommetterci, il nuovo punto di riferimento per i cittadini alla ricerca di una pausa healthy & tasty.

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In questo nuovo paradiso tropicale ricreato nella Capitale, sarà possibile creare la propria bowl a base di ingredienti freschissimi, con proposte menù dai tacos ai frullati con materie prime di qualità e la filosofia no waste, L’inaugurazione di questa nuova esperienza culinaria in zona, sarà il 10 febbraio alle ore 18.00. Per l’occasione tutto il menù sarà scontato del 50%.

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