A Testaccio la guerra vegan-carnivori: negoziante abbandona il mercato

E' stata la prima attività vegana nata in un mercato rionale ma le incompatibilità con altri commercianti la vedono costretta a chiudere

Roma: è stata costretta a decidere di chiudere bottega la titolare di un’attività vegana che aveva sede all’interno del Nuovo Mercato di Testaccio. Dopo anni passati a subire angherie di vicinato, la negoziante ha dovuto cedere alle incompatibilità con gli altri commercianti, acuitesi a seguito della decisione da lei non condivisa, di questi ultimi, di collocare pericolosi dissuasori e una rete da uccellaggione, per gestire la presenza di una colonia di piccioni. La storia.

E’ stata la prima attività vegan nata in un mercato rionale, ma le incompatibilità con altri commercianti la vedono costretta a chiudere

E’ il primo banco di alimenti Vegan e Bio all’interno di un mercato rionale al centro di Roma, non un mercato come tanti, ma il Nuovo Mercato Testaccio nella zona dell’ex mattatoio. Non solo un negozio di cibi vegani biologici quindi, ma anche e soprattutto un presidio per chi ha a cuore la condizione degli animali, in un luogo che un tempo era dedicato alla macellazione.

E per Barbara Cullari aprire qui la sua attività nel 2015, era stato un bell’obiettivo raggiunto, o come lei stessa scrive tra le info del sito ufficiale “una proposta di speranza presente e futura”.

Ma la convivenza con le altre attività storiche era apparsa da subito difficile. Comportamenti intimidatori, volgari ed aggressivi hanno finito infatti per esaurire la volontà di questa portavoce del vegan, e dopo l’ennesimo episodio di aggressione verbale avvenuto ieri e denunciato con uno sfogo sulla pagina social dell’attività, la titolare ha comunicato la sua decisione di lasciare il mercato e mettere in vendita.

I fatti

Con una decisione a quanto pare non unanime, i titolari delle attività del mercato avevano posizionato su tutte le superfici aeree del mercato dissuasori per uccelli, con spuntoni acuminati letali. Un intervento drastico al problema avvisato spesso dai negozianti, della consueta presenza dei piccioni, e che lo scorso mese aveva visto anche un rafforzamento dei dispositivi, con l’apposizione di una rete da uccellaggione a maglie larghe. A queste “soluzioni” la titolare del Vegan Shop si era opposta.

A Testaccio la guerra vegan-carnivori: negoziante abbandona il mercato 1

“C’è una colonia di 22 piccioni qui dentro, sicuramente non costituiscono questo grande problema, ma ieri mattina mi sono state rivolte grida e parolacce da parte del presidente del mercato e da altri commercianti che li hanno l’attività, e che come visibile dalle foto, si sono dati manforte per rimontare gli aculei sopra al mio negozio, che ieri io stessa avevo tolto e messo a terra per soccorrere due piccioni che erano rimasti infilzati. Faccio presente che le macellerie all’interno del mercato li vendono i piccioni. In sei anni – prosegue la commerciante – ho subito le peggiori angherie con il mio negozio, e questi comportamenti sono ormai diventati inammissibili. Del resto questo luogo era un mattatoio e non può essere niente di bello, ed io per altro sono sola. Non voglio che per causa mia ci rimetta anche solo un un uccellino. Se me ne vado si calmeranno forse“.

Barbara ha deciso di mettere in vendita e spostarsi in una via nei pressi del Mercato ma comunque al di fuori di quella realtà, dove si è fatta conoscere ed ha conquistato la fiducia dei clienti in sei anni di lavoro. Non andrà via subito perché il cambio le comporterà delle spese, ma intanto agli affezionati clienti chiede il sostegno per continuare la sua battaglia.

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